La domanda accompagna ogni nuova uscita firmata Hideo Kojima: posso tuffarmi nel seguito senza conoscere il capitolo precedente? Per Death Stranding 2 la risposta breve è si anche se non è strettamente necessario, ma ci sono degli ottimi motivi per farlo.
Perché vale la pena recuperare il primo Death Stranding?
L’intreccio di Kojima mescola fisica quantistica, legami familiari e consegne post-apocalittiche: un contesto già complesso che diventa ancora più criptico senza il back-story del primo gioco. DS2 offre un filmato di recap nel menu principale, ma è stringato e salta parecchi dettagli cruciali; il rischio è trovarsi spaesati davanti a sigle, rapporti tra personaggi e riferimenti al “vecchio mondo”.
Perché non è strettamente necessario aver giocato al primo Death Stranding?
Sul piano del gameplay DS2 si spiega benissimo da solo. I tutorial contestuali illustrano trasporto del carico, gadget, combattimento e gestione dell’equilibrio con più chiarezza di quanto facesse l’esordio del 2019. Se il tuo interesse è l’esperienza sandbox — scalate, BT, costruzioni online — partire dal secondo capitolo non ti metterà in difficoltà.
In questo caso ti consigliamo i video di riassunto di Death Stranding che puoi trovare su you tube.