La reazione all’annuncio di Diablo Immortal alla BlizzCon 2018 è stata imbarazzante. I fan di Diablo si erano innervositi in un tale fervore credendo che un annuncio di Diablo IV fosse imminente che quando Immortal è stato annunciato molti si sono comportati in modo atroce, con alcuni di questi che hanno chiesto al capo designer Wyatt Cheng se l’annuncio fosse un pesce d’aprile fuori stagione.
I giocatori che si comportano male non sono una novità, specialmente tra i fandom ossessivi e rabbiosi come quelli di Blizzard, ma la risposta a Diablo Immortal è stata spaventosa. Mentre una parte derivava dall’aspettativa di D4, un altro fattore è il rifiuto dei giocatori di accettare i dispositivi mobile come dispositivi da gaming legittimi.
Nelle ultime settimane ho passato moltissime ore su iPad o su iPhone giocando dei titoli davvero eccezionali come Fantasian e World of Demons. I giorni in cui si giocava solo a giochi puzzle loschi con una folle economia freemium sono ormai lontani. Molti videogiochi per dispositivi mobili sono di altissima caratura e sono destinati a durare nel tempo e questa è una buona cosa. Più piattaforme a disposizione significano più varietà.
Quindi, in quanto fan di Blizzard e appassionato del genere, già dal suo annuncio ero entusiasta di Diablo Immortal. Dopo averlo giocato, la mia aspettativa è fuori scala.
L’ alfa di Diablo Immortal ha dato ai giocatori l’accesso a cinque delle sei classi giocabili del gioco (oltre a Barbaro, Cacciatore di Demoni, Monaco e Mago è stato introdotto il Crociato, un colosso ibrido da media distanza che brandisce potenti armi ed è dotato di pesanti armature e della virtuosa magia sacra), tuttavia, ho giocato solo come Barbaro. Avevo intenzione di dare una possibilità a ogni classe, ma mi stavo divertendo così tanto con il Barbaro che alla fine ho continuato solo con lui. Ogni notte andavo a letto con tutte le intenzioni di andare a dormire, solo per aprire Immortal e perdere due o tre ore a Sanctuary. Seppur si tratta di un titolo per dispositivi mobile vi rassicuro dicendo che è un capitolo di Diablo come tutti gli altri.
Ambientato tra D2 e D3, Immortal vedrà l’ennesima battaglia contro il male in Sanctuary. Non ho intenzione di approfondire la trama per evitare spoiler, ma i fan di Diablo troveranno una sorpresa e una storia degna del nome della serie. I fan saranno anche lieti di sapere che Deckard Cain appare presto e spesso nel corso dell’avventura.
Visivamente, è una vera e propria bellezza. Sia che stessi giocando sul mio iPhone 12 Pro o su iPad Air di quarta generazione, Diablo Immortal è davvero incredibile. C’è un’enorme quantità di dettagli nei modelli dei personaggi e negli ambienti. Tutto è reso nitido e strutturato in modo tale che si potrebbe facilmente scambiare per un titolo per console. Certamente non è all’altezza di titoli disponibili per console next-gen o pc di fascia alta, ma sicuramente si difende molto bene contro diversi progetti simili disponibili su PS4 e Xbox One e eclissa facilmente la maggior parte di ciò che è disponibile su Switch. E non è solo la qualità tecnica delle immagini, anche la direzione artistica di Diablo Immortal è sublime.
Immortal è oscuro e gotico, regala un senso di pericolo e claustrofobia in ogni ambiente (che può essere dovuto in parte agli schermi più piccoli) e lo stile generale brilla assolutamente. Laddove Diablo III aveva alcuni elementi dello stile artistico esagerato e fumettistico di WoW, Diablo Immortal si allontana da quello a favore di una versione più oscura e realistica. Onestamente, non sono sicuro di aver visto un gioco per cellulare così bello come Immortal. Non è tutto, il gameplay del titolo è infatti (quasi) impeccabile.
Attenendosi abbastanza strettamente alla formula collaudata della serie, Immortal apporta alcune modifiche per adattarsi ai controlli touch e al layout per dispositivi mobile. Per i principianti, tutte le abilità sono universalmente legate ai cooldown. Non c’è però il mana. Mentre all’inizio ero sorpreso e mi chiedevo come sarebbe riuscito Immortal a gestire al meglio le varie abilità e rimanere comunque fedele al franchise, ho completamente dimenticato dopo pochi minuti che il mana era stato rimosso.
Sulla carta, è un enorme cambiamento, ma in pratica noterete a malapena la differenza. Il motivo della rimozione sembra essere in parte correlato anche all’interfaccia utente. Dal momento che si gioca a Immortal toccando lo schermo, avere troppe informazioni di fronte a voi significherebbe ancora più spazio per sottrarre al gioco stesso. Rimuovendo il mana, Blizzard ha liberato una parte significativa dello schermo consentendo ai giocatori di vedere più azione e liberandoli dall’avere un’altra cosa di cui tenere traccia. Su PC o console, la capacità di tenere sotto controllo il mana non è così limitata dallo spazio sullo schermo, quindi può essere implementata come in Diablo IV. Immortal invece ha bisogno di più spazio per consentire ai giocatori di toccare lo schermo e vedere cosa succede e i puristi potrebbero avere problemi con questo cambiamento, ma è un passo necessario che influisce solo marginalmente sul gameplay.
Gli input di Diablo Immortal sono basati sul tocco e anche se non c’era il supporto del controller durante la closed alpha, sarà sicuramente una delle funzionalità più richieste e qualcosa su cui Blizzard sta lavorando. Tuttavia, anche senza il supporto del controller, Immortal funziona davvero bene. Sul lato sinistro dello schermo, i giocatori controllano il proprio personaggio con una levetta virtuale e sulla destra sono presenti una serie di pulsanti dedicati alle abilità personalizzabili. Ogni pulsante può essere scambiato e modificato man mano che vengono sbloccate nuove abilità e mosse, consentendo ai giocatori di trovare ciò che si adatta meglio al loro stile di gioco.
Soprattutto, man mano che il vostro personaggio sale di livello e sbloccate nuove abilità, troverete nuovi modi di giocare, combo e strategie completamente diverse per le fasi di combattimento. Si tratta di un gameplay profondo che premia la sperimentazione e che regala parecchie soddisfazioni anche dopo le prime ore di gioco.
Con il passare del tempo ho capito che la maggior parte delle levette virtuali nei titoli mobile sono una vera seccatura da usare e non offrono un controllo sufficientemente preciso. Per fortuna Immortal è una delle rare eccezioni in cui non creano problemi, anzi. Non so che tipo di stregoneria arcana stiano usando gli sviluppatori, ma la levetta virtuale in Diablo Immortal sembra la più vicina a quella fisica che abbia mai usato. Controllare il mio Barbaro mi è sembrato facile e reattivo come in Diablo III ed seppur usare le abilità non è così naturale non è molto dissimile dalla controparte per pc o console. L’unico problema che ho avuto con i controlli di Immortal è stato quando miravo con gli attacchi a distanza. Alcune delle abilità del barbaro devono essere puntate in una direzione specifica quando vengono utilizzate. Per fare ciò, bisogna tener premuto il pulsante di abilità e quindi spostare il pollice così da muovere un indicatore sullo schermo. Diciamo che ci vuole un po’ di tempo per assimilare questa meccanica per non sbagliare nessun colpo.
Ciò che rende Diablo Immortal al di sopra del porting su Switch di Diablo III è il fatto che utilizza il touchscreen. Quante volte avete giocato su Switch e volevate poter raccogliere il bottino toccando lo schermo? Bene, in Immortal potete farlo ed è semplicemente fantastico.
Un altro aspetto spettacolare di Diablo Immortal sono le dimensioni e la portata del gioco. Anche in alpha, si tratta di un progetto enorme. Non solo gigantesco per un gioco per cellulare ma risulta davvero espansivo e immenso. Esplorare ogni regione, i diversi dungeon e le città richiede tempo e contribuisce a dare l’impressione generale di essere in un mondo vivo e vibrante. Altri giochi della serie hanno sofferto in qualche modo di una sensazione di esplorare delle mappe interconnesse, piuttosto che di un mondo organico. Immortal fa molto per rimediare a questo “problema”. Inoltre, le funzionalità del mondo condiviso aiutano davvero a farlo sentire vivo grazie alla presenza di altri giocatori. Unirsi a un altro giocatore per poi abbandonarlo per continuare la vostra missione regala una vera sensazione di gioco di ruolo con carta e penna. È come trovare un ottimo NPC e lasciarlo a se stesso dopo esservi aiutati a vicenda, solo che invece di un NPC è una persona reale!
Al di fuori della campagna principale, Diablo Immortal presenta una serie di contenuti secondari in cui rimanere bloccati, come missioni, dungeon e boss in aree non facilmente raggiungibili. Il gioco offre anche gli Elder Rifts, che sono brevi esperienze casuali in cui si possono ottenere un sacco di XP e bottino. Un nuovo tipo di oggetto noto come “Crest” che consente di modificare questi Varchi, alterando il loro livello di sfida.
L’ultima alpha introduce due regioni aggiuntive: il monte Zavain e la tundra ghiacciata. Il primo ospita i monaci del gioco, mentre il secondo è pieno di barbari. Inoltre, c’è un nuovo dungeon qui chiamato Cavern of Echoes.
Questo segna anche la prima volta che abbiamo visto la modalità PvP basata su fazioni di Diablo Immortal: Cycle of Strife. Qui potrete scegliere se schierarvi tra gli Immortali o le Ombre, completando le varie attività quotidiane per aiutare la vostra fazopme. Prima di prendere parte al Cycle of Strife, tuttavia, potrebbe essere una buona idea mettere alla prova le vostre abilità nella modalità Battleground 8v8 del gioco.
Un altro nuovo sistema presente nell’ultimo test appare solo dopo aver completato la campagna. L’Helliquary è un dispositivo che consente di individuare e intrappolare potenti demoni.
L’equipaggiamento leggendario di Diablo Immortal inoltre non può essere scambiato, il che significa che dovrai avventurarvi e acquisirlo da soli. Con lo scambio fuori dai giochi, Immortal offre invece un ampio sistema di creazione. Ciò permette di scomporre parti di equipaggiamento indesiderato nei suoi componenti principali e usarli per aumentare di livello le delle vostre armi e armature preferite. Una volta raggiunto livelli prestabiliti, il vostro equipaggiamento otterrà una proprietà bonus casuale, ma, per la maggior parte delle volte, il sistema di livellamento degli oggetti fornisce piccoli aumenti delle statistiche.
Immortal rielabora anche il sistema Paragon di Diablo 3. Una volta raggiunto il limite di livello, ci sarà una varietà di alberi Eroe in cui investire, ognuno adatto a un diverso stile di gioco. Questo dovrebbe aiutare a rimpolpare l’esperienza dopo i titoli di coda.
Come molti giochi del genere, Diablo Immortal è ricco di funzionalità da Games as Service. Questi non sono davvero nulla di nuovo per la serie, ma sono più integrati con il titolo. Ad esempio, Diablo Immortal avrà un Season/Battle Pass con due rami di ricompense, uno gratuito ed uno a pagamento. Ha missioni giornaliere, contenuti stagionali e altro ancora da svelare. E’ già stato annunciato poi che il gioco base e tutti i futuri aggiornamenti dei contenuti saranno gratuiti. Le nuove classi saranno disponibili per tutti senza richiedere un acquisto in-game e non ci sarà alcun sistema per limitare il tempo di gioco.
Ma da ciò che è stato incluso nell’alfa, è chiaro che è un gioco pensato per monopolizzare il vostro tempo ed è probabile che abbia successo. Sebbene la sua uscita sia ancora lontana, Diablo Immortal è già una fantastica entrata nel franchise. È una testimonianza dell’ottimo lavoro degli sviluppatori, anche dopo aver affrontato una tale resistenza da parte della community quando è stato annunciato.
È una versione portatile di Diablo che non potete trovare da nessun’altra parte oltre al vostro smartphone ed è stata progettata per sfruttare perfettamente la forma e la funzione dei dispositivi portatili. È veloce, ricco di azione e incredibilmente raffinato, il che fa ben sperare per il suo futuro.
Quei fan che sono ancora scettici su Diablo Immortal si dovranno ricredere perché sarà sicuramente un successo. Scommetto che una volta che gli oppositori avranno avuto la possibilità di giocarci, canteranno anche loro le lodi di Diablo Immortal.
Diablo Immortal è stato provato in anteprima su iPhone 12 Pro utilizzando un codice fornito da Blizzard.