Dopo aver saltato le due precedenti edizioni, finalmente è giunto tra noi il nuovo Farming Simulator 22. La serie ideata da GIANTS Software ha saputo, in pochissimi anni, creare ed ispirare un nuovo genere videoludico, quello dei simulator, ed è riuscita a diventare un prodotto di larghissimo consumo, che ha avuto sbocchi anche per quanto concerne il mondo degli eSports, sbriciolando record di vendite ad ogni nuova edizione.
Questa del 2022 è per la serie un grosso punto di svolta, in quanto si tratta del primissimo episodio che è stato prodotto e pubblicato direttamente dallo studio, ad ulteriore riprova del fatto che il gioco ha un’ottima nomea, al punto tale da garantire un importante successo dietro l’altro agli sviluppatori.
Sulle nostre pagine abbiamo avuto modo di recensire Farming Simulator 19, che ha rappresentato la punta più alta mai raggiunta dalla serie: adesso però andremo a vedere se Farming Simulator 22 riesce a tenere testa al suo predecessore e anche a migliorarlo!
Prima di partire, vi diciamo che abbiamo avuto modo di testare la versione PC del titolo.
Vita dei campi
Citando così, “de botto“, la famosa raccolta di novelle pubblicata nel 1880 da Giovanni Verga, vi diciamo che Farming Simulator 22 prosegue nel segno della continuità rispetto al passato, non andando ad apportar grandissimi stravolgimenti alla ormai rodatissima formula di gioco, che però viene ampliata con diverse novità piuttosto interessanti. Prima novità è rappresentata dalle tre mappe presenti: Elmcreek, che ripropone gli scenari del Midwest americano, Haut- Beyleron, che invece ci porta nelle località tipiche del centro della Francia, ed infine Erlengrat, che riproduce una tipica località delle Alpi. Le tre mappe rappresentano una novità rispetto al passato, e possiamo dire di essere rimasti colpiti positivamente dal colpo d’occhio che vanno a lasciare, regalando belle visuali da scoprire mentre si è impegnati nel ciclo della vita della fattoria.
Farming Simulator 22 resta ampiamente nei binari di una enorme vastità di contenuti e cose da fare, cosa che, soprattutto per chi non si è mai approcciato al gioco, all’inizio può risultare davvero difficile da gestire. La presenza di tutti i mezzi disponibili nel gioco, le tantissime possibilità che questo offre, ma soprattutto la enorme libertà che viene lasciata al giocatore sin da subito può lasciare quasi confusi. E ancora una volta non ci viene in soccorso lo scarnissimo tutorial, che davvero non riesce ad aiutare quasi per niente il giocatore a capire cosa deve fare. Anche nel nostro caso, nonostante il fatto che avessimo giocato ai precedenti capitoli, ci siamo trovati in difficoltà nel ricordare per bene tutte le attività e le cose da fare, ma il “tour guidato” ha saputo rinfrescarci la memoria solo in parte. Farming Simualtor 22 rappresenta uno dei rarissimi casi, nel mondo dei videogiochi, in cui la “troppa libertà” lasciata al giocatore, senza che esso venga un minimo instradato e preso per mano, viene a risultare, quanto meno ad un approccio iniziale, un impedimento piuttosto che un punto a favore. Per fortuna però che questa sensazione viene a cancellarsi non appena si sarà trovata la “propria strada”, e si riuscirà gradualmente ad entrare per bene nelle meccaniche di gioco. Come da tradizione, il gioco presenta tre livelli di difficoltà, che vanno dal più facile al più complesso. Viene da sé che per chi si sta approcciando per la prima volta al gioco il consiglio sia di cominciare da un livello più basso, per poi salire di difficoltà a mano a mano che si ottiene sempre più padronanza con il titolo.
Le meccaniche di gioco, come già abbiamo fatto capire, sono state ritoccate davvero in maniera blanda, con qualche piccola aggiunta che va certamente a rendere il gameplay più vario e profondo, ma che alla fine dà quella sensazione di un qualcosa di “già visto”. Le novità principali sono sicuramente la “rotazione stagionale delle colture“, vale a dire il fatto che è stato aggiunto un vero e proprio ciclo climatico, con l’alternanza delle quattro stagioni che vanno perciò ad intaccare il gameplay generale. Ci riferiamo al fatto che adesso bisognerà tenere conto dei “periodi” giusti per seminare le diverse materie prime. La seconda novità, che forse riesce ad incidere maggiormente nel gameplay, è però il fatto che la filiera produttiva è stata arricchita con altre possibili scelte. Dunque adesso potremo non solo limitarci a vendere i prodotti del nostro raccolto ai diversi rivenditori, ma possiamo anche decidere di diventare noi stessi dei rivenditori diretti di quanto abbiamo raccolto nei nostri campi.
Altra novità è in realtà una cosa che ad ogni nuova edizione veniamo a trovare, vale a dire la presenza di nuove colture che possiamo andare a fare nel corso della nostra vita da fattori. Potremo dunque dedicarci alla coltura della vite, e di conseguenza dell’uva, ma anche, e questa è una nuova introduzione, potremo piantare gli ulivi, per poi quindi prepararci a produrre l’olio. Sono presenti anche nuove attività legate all’allevamento, come ad esempio l’apicoltura. La presenza di queste novità ovviamente va a comportare anche la presenza di nuovi mezzi pesanti che ci saranno utili: il parco mezzi sta diventando di episodio in episodio sempre più ricco e vario, e quindi potremo davvero sbizzarrirci nel comprare i veicoli a noi più congeniali.
Un ulteriore elemento che aggiunge varietà al già ricco mondo di Farming Simulator 22 è la presenza ancora una volta del comparto multiplayer, che vi permetterà quindi di gestire una fattoria anche in compagnia di altri utenti online. Anche in questo caso troviamo una novità, che è rappresentata dall’implementazione del cross-play, che quindi vi permetterà di giocare in compagnia anche senza disporre tutti della stessa versione del titolo.
In conclusione
Farming Simulator 22 riesce decisamente a tenere testa al livello qualitativo del suo predecessore, andando come detto a dare qualche piccolo elemento di varietà ad un gameplay consolidato, che si conferma essere come una delle maggiori vette per quello che riguarda il genere dei simulator che la serie ha contribuito a far spopolare in maniera così massiva. Restano ancora degli elementi che però possono andare a migliorare la “quality of life” generale del gioco, soprattutto per quei giocatori che non sono estremamente avvezzi con questa tipologia di titoli.
Dall’altra parte però va detto che il titolo, per quanto profondo, riesce a farsi apprezzare da tutti sin dalle primissime battute, regalando un’esperienza che è in grado di farsi giocare e rigiocare per tantissime ore, andando a non risultare praticamente mai eccessivamente pesante, ma in grado di divertire a lungo.
Farming Simulator 22 è disponibile su PC, PS4, Xbox One, Nintendo Switch, PS5 e Xbox Series X | S.