A distanza di circa un anno e mezzo dall’uscita, Gears 5 resta una delle migliori esclusive delle piattaforme Microsoft. The Caolition ha continuato a supportare il titolo, sia con uno spettacolare restyling per le console next gen (Xbox Series X/S), sia con l’aggiunta delle nuove stagioni dedicate al comparto multigiocatore, incentrato tanto sul PvP quanto sul PvE. Oltre ai vari personaggi della saga e l’infinità di elementi estetici con cui personalizzarli, gli sviluppatori hanno fornito alcune varianti alle sfide online, capaci di soddisfare la folta community del gioco. “Hivebusters” è la prima espansione dedicata alla “main quest” del prodotto e seppur curata da una software house diversa dai creatori dell’opera principale (Black Tusk Studios), offre numerosi spunti interessanti. Ci siamo avventurati nel selvaggio mondo di questo DLC e abbiamo testato a fondo l’inedita avventura, analizzandone pregi e difetti.
I cacciatori dell’alveare
Una squadra di COG risponde ad una misteriosa chiamata di soccorso proveniente dall’isola vulcanica di Galangi. Durante il trasporto dei soldati, il veicolo viene attaccato da uno spaventoso volatile, che costringe i nostri eroi ad un atterraggio d’emergenza. Keegan, Mac e Lahni, già protagonisti della modalità “fuga”, si ritrovano così immersi in uno splendido scenario tropicale, rovinato dalle onnipresenti locuste. Senza fornirvi ulteriori particolari della trama, estranea al percorso narrativo di Gears 5 e basata sull’epopea del trio, vi anticipiamo che l’espansione è completabile nell’arco di tre ore, più che sufficienti anche all’acquisizione dei vari collezionabili nascosti nelle ambientazioni. Per quanto i rapporti interpersonali tra i membri della squadra Scorpio fungano da motore alla storia, esattamente come nella campagna del titolo, il finale lascia l’amaro in bocca, con una brusca e fastidiosa interruzione sul più bello, un difetto ormai cronico del brand.
Gears Style
Il gameplay di Hivebusters non presenta particolari novità rispetto a quello ammirato in Gears 5, con l’utile Jack (il robottino protagonista della campagna) sostituito dalle “ultimate” degli attori principali. Infatti i tre eroi possono ricorrere a delle mosse speciali, limitate da un periodo di ricarica che ne impedisce l’utilizzo continuo e potenziabili tramite il reperimento di alcune pietre celate sulla mappa. Keegan può ricaricare le proprie munizioni e quelle dei suoi compagni, Lahni adopera un pugnale elettrico con cui sconfiggere e stordire i nemici e Mac può fornire uno scudo che protegge dai proiettili e attraverso cui è possibile sparare. L’utilizzo di queste skill è ovviamente deciso dal giocatore, con la possibilità di impartire l’ordine di attivazione agli alleati gestiti dalla CPU (nel caso si affronti l’avventura in solitario).
Per il resto siamo di fronte alle meccaniche di gioco tipiche della saga, dotata di un gunplay eccellente e di un sistema di coperture dinamico capace di influenzare un’intera generazione videoludica. Gli scontri sono, come sempre, appassionati e bilanciati, dotati di una sensibile componente strategica che ne impedisce il superamento ad “armi spianate”. La possibilità di modificare il livello della sfida, rende l’esperienza adatta ad ogni gamer, influenzando la resistenza, il comportamento e i danni procurati dagli antagonisti, progressivamente più letali con l’aumento della difficoltà. Purtroppo il roster di quest’ultimi non presenta alcuna introduzione, una scelta che ci ha in parte delusi, vista la riproposizione di avversari ormai noti di cui si conoscono armi e debolezze. Nel complesso l’opera di Black Tusk Studios, seppur breve e scarsamente originale, diverte e coinvolge l’utente nei suoi furiosi scontri a fuoco, intervallati da sequenze spettacolari che incrementano l’adrenalina.
Natura Selvaggia
Dal punto di vista tecnico, Hivebusters è un prodotto qualitativamente ineccepibile. Il motore grafico offre una splendida resa visiva, grazie a scenari curati in ogni singolo dettaglio e ad effetti luce e particellari degni della next gen. È praticamente impossibile trovare sbavature nelle animazioni dei personaggi, nel frame rate capace di reggere i 60 fps con decine di elementi in movimento sullo schermo e nello spettacolo offerto da ambientazioni “vive”, nelle quali la flora e la fauna reagiscono attivamente ai danni procurati dagli scontri. La lava vulcanica che riduce in cenere ogni oggetto che investe, i riflessi e la fisica dell’acqua così come la proiezione dinamica delle ombre vi lasceranno a bocca aperta. Un discorso che possiamo estendere al comparto sonoro, impreziosito da musiche capaci di sottolineare con il giusto tempismo tutto quello che viene mostrato sullo schermo e da effetti realistici e campionati con grande maestria. Ottimo anche il doppiaggio in Italiano, lievemente rovinato da piccoli errori di sincronizzazione con il labbiale dei protagonisti. Il classico “pelo nell’uovo” di un titolo che complessivamente sfiora la perfezione.
Un’espansione di qualità
Hivebusters è un DLC degno della magnificenza di Gears 5, seppur non esente da difetti. La scarsa longevità, l’assenza di meccaniche innovative nel gameplay e la pessima abitudine a stroncare il percorso narrativo nel finale sono imperfezioni che rovinano la valutazione di un opera tecnicamente magnifica. Se siete ancora tra quelli che passano svariate ore del loro tempo sull’ultimo capitolo della saga, l’acquisto di questa espansione è praticamente obbligato (se non avete un abbonamento al servizio Gamepass, nel quale è incluso), vista la qualità del prodotto e l’intrigante possibilità di tornare al massacro delle locuste. Nel caso in cui invece la main quest di Gears 5 non vi abbia entusiasmato e siete in attesa di novità di maggior rilievo da parte del brand, vi consigliamo di valutare attentamente l’eventuale acquisto del prodotto, del tutto simile alla variante “fuga” (presente nella sezione PvE del comparto multiplayer), seppur “romanzata” e priva dell’implacabile timer. La squadra Scorpio è stata protagonista di un ottimo inizio, nell’attesa e con la speranza che il suo futuro si riveli più originale e innovativo.
Versione Provata: Xbox Series X