Gigi il Guerriero è ormai disponibile per le piattaforme mobile da più di una settimana: ha già superato i 10.000 download e ottenuto una valutazione media di 4.9 su 5.
Abbiamo intervistato per voi gli autori di questo validissimo gioco satirico all’italiana.
Facciamo dunque la conoscenza dei quattro membri del team di sviluppo:
- Simone Di Giorgi – Game Design, Programmazione e UI/UX
- Calogero Burgio – Personaggi, sfondi, effetti animati e social media
- Riccardo Pagliaro – Voci, montaggio e tester
- Dario Baldo – Colonna sonora
NBG: Buongiorno a tutti! Come va? State riposando un po’ dopo il lancio del gioco?
Simone: Sì, finalmente. Lo sviluppo è durato un po’ e l’ultimo periodo prima del rilascio si è rivelato più stressante del previsto. Però stiamo ottenendo dei buoni risultati: già oggi Google ci conferma circa 14.000 download!
NBG: Un ottimo traguardo raggiunto, congratulazioni. Ditemi, com’è nato questo progetto?
Simone: Il primo ad entrare nel team fu Calogero, che mi fu consigliato da un mio ex collega. In seguito il lavoro aumentò e servirono più persone per starci dietro: chiamai Riccardo, amico da una vita. Infine, ci siamo accorti che servivano delle musiche adeguate e che non potevamo accontentarci di roba trovata online, così si aggiunse anche Dario.
NBG: Ecco com’è nato il gruppo, allora. E lo sviluppo? Come vi siete organizzati per il lavoro e quanto è durato?
Simone: Lo sviluppo è durato poco per ciò che abbiamo fatto, in realtà. Circa due anni lavorando solo nel fine settimana, tranne Calogero che ha disegnato tantissimo (ridono). Inizialmente ci aggiornavamo ogni due settimane, di solito il venerdì… poi io sentivo singolarmente ognuno di loro ogni settimana. Potevo vedermi di presenza solo con Riccardo, con tutti gli altri ci collegavamo via web. Una volta ingranati col lavoro ci è servito sempre meno cercarci e aggiornarci: ci sentivamo solo per fare il punto della situazione.
NBG: Simone, come ti è venuta l’idea di creare un titolo simile? Ti sei ispirato a qualcosa di già esistente?
Simone: Sono un grande appassionato di politica e Ken il Guerriero. Inoltre, da piccolo avevo una passione per il vecchio cabinato di Punch Mania: ho cercato di combinare le cose e dare vita a un gioco. Ci siamo riusciti bene, direi. Gigi il Guerriero non è il solito gioco meme che si limita a fare le cose giusto per riderne un po’. Abbiamo cercato di perfezionare ogni aspetto, dando quel senso di pulizia e ordine che un gioco “serio” dovrebbe dare.
NBG: Sì, me ne sono accorto giocandoci e posso confermare che il titolo si presenta bene e senza imperfezioni. Questo anche grazie ai disegni, che ho trovato meravigliosi. Non solo le varie caricature dei politici, ma anche le ambientazioni disastrate sullo sfondo meritano molto. Calogero, com’è stato creare visivamente il mondo e i personaggi di Gigi il Guerriero?
Calogero: Anche io sono un appassionato dei cabinati. Da piccolo andavo in vacanza dai parenti in Sicilia e lì andavo con gli amici in questa sala giochi a San Leone. Giocavamo a Punch Mania, addirittura cercando di vincere mettendoci in tre a premere i vari pulsanti… (ride) e la passione mi è rimasta da allora. Le mie ambientazioni preferite sono proprio le post-apocalittiche. La gente pensa sia facile disegnarle: baste buttare un po’ di devastazione qua e là ed è fatta. In realtà c’è sempre un grosso lavoro dietro dietro la ricostruzione di una città, dallo studio all’inventiva. Ad esempio nell’ambientazione messinese si nota la chicca del ponte sullo stretto distrutto…
Per quanto riguarda i personaggi, all’inizio le idee venivano fuori da sole: confrontandoci pensavamo sempre più a nuovi politici da inserire. Col tempo abbiamo realizzato che avremmo dovuto fermarci al numero attuale, sia per questione di dimensione dell’app, sia per mancanza di tempo.
NBG: Un’altra caratteristica fondamentale del gioco è la presenza delle voci originali dei vari protagonisti, tra l’altro dotate di una buona qualità audio. Dicci di più, Riccardo!
Riccardo: Simone mi ha dato delle linee guida, così da adattarmi. Io ho iniziato seguendo la quantità, cercando di ritagliare più voicelines che potevo. Poi mi sono confrontato con gli altri per capire quali mantenere e quali no… infine ho cominciato il lavoro più duro. Le varie frasi andavano ripulite dal punto di vista della qualità e adattate al contesto in cui venivano inserite. Insomma, un bel lavoretto.
Simone: Non dimenticarti che sei anche l’autore dei trailer! (ride)
Riccardo: Sì, mamma mia… lì sì che ho faticato molto! Tra l’altro stiamo lavorando su un nuovo trailer, ma non possiamo dirti altro…
NBG: E per la colonna sonora?
Dario: Ho cominciato a lavorarci su nel novembre 2020, prendendo ispirazione dalla colonna sonora di Ken il Guerriero, puntando più sulla chiave moderna e rock. La vera sfida in realtà è stata riuscire a inserirla in un videogame, in modo da non trovare incongruenze. Dovevo rispettare le tempistiche e il ritmo di gioco, allinearle al combattimento facendo attenzione a non oscurare le voci o gli altri effetti.
Simone: Eh ma le intro di Dario sono fenomenali. Tra l’altro c’è proprio un pezzo nel brano iniziale, credo nel mezzo, dove si sente uno strumento particolare con un suono bellissimo…
Dario: Una chitarra degli anni ’40! Insistemabile ma proprio per questo con una risonanza particolare, quasi come un mandolino orientale! Comunque potete trovare tutti i brani del gioco su Spotify.
NBG: Fantastico! E che progetti avete per il futuro di Gigi il Guerriero?
Simone: Non abbiamo in previsione un ampliamento del gioco, al momento. Pensiamo che sarebbe meglio spendere tempo ed energie su un eventuale secondo capitolo, invece di aggiornare il primo. Abbiamo già abbozzata la storia, che si baserà sull’amicizia e non più sulla vendetta. Sarà sicuramente un titolo più grande e complesso del precedente, speriamo i giocatori del primo ci diano fiducia!
NBG: Non vediamo l’ora, a questo punto! Grazie per averci concesso quest’intervista, speriamo di rivederci al lancio di Gigi il Guerriero 2!
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