Amazon Prime Video continua ad elaborare e distribuire prodotti seriali come se nulla fosse cambiato, anzi. Nel panorama audiovisivo tutta questa offerta crea confusione, spaesamento e quindi – perché no – inserire opere nuove su temi triti e ritriti ma che continuano ad attirare pubblico e a piacere.
È il caso de La Templanza, serie Amazon Original di derivazione spagnola, che trae il suo soggetto dall’omonimo romanzo di María Dueñas, libro edito in Italia da Mondadori con il titolo Un sorriso tra due silenzi. L’adattamento per il piccolo schermo è per mano di Susana López Rubio e Javier Holgado.
La serie – che credo abbia un inizio e una conclusione con questa prima ed unica stagione – vede come protagonisti Leonor Watling e Rafael Novoa. Un amore maturo, creato grazie all’esperienza, in un viaggio attraverso diversi paesi raccontati ad inizio del XIX secolo.
Trama: epopea familiare attraverso due secoli
Un passaggio d’epoca, tra fine XVIII ed inizio XIX secolo, con due protagonisti: Soledad Montalvo (Leonor Watling) e Mauro Larrea (Rafael Novoa). Un dramma storico- amoroso che racconta di questi due personaggi di origine spagnola che per vicissitudini personali si sono ritrovati in paesi diversi con le difficoltà che un cambiamento del genere porta e con un destino, infine, intrecciato.
Mauro, dopo la morte della moglie, lascia Salamanca alla scoperta del Messico e di ciò che gli può offrire mentre Soledad – chiamata Sol da chiunque – abbandona la hacienda di famiglia per sbarcare nei salotti londinesi di inizio ‘900.
Un cammino tortuoso, pieno di difficoltà che verranno affrontate con successo e con la consapevolezza che non tutto è certo.
Personaggi: diverse culture, un’unica storia
Tutto ruota attorno ai due personaggi principali della storia, due persone con un vissuto ben definito che vedono cambiare la propria vita fatta di abitudini ormai consolidate nel tempo.
Soledad Montalvo espatriata in terra britannica grazie al matrimonio – fortemente voluto dal nonno della donna – con il facoltoso commerciante inglese Edward Clayton (Nathaniel Parker) che a Londra riesce ad emergere e a trovare piacere. Unione nata dapprima per meri affari ma che si trasformerà, nel corso del tempo, anche in affetto sincero dell’una verso l’altro.
Sol è una ragazza frizzante, allegra ad inizio serie e la ritroviamo più responsabile e posata dopo vent’anni. L’età e l’esperienza l’hanno resa più matura, consapevole e certamente i fatti narrati nella storia le faranno ritrovare quel pizzico di intraprendenza abbandonata da giovane.
In età adulta – e quindi per la maggior parte della narrazione – Sol è interpretata da Leonor Watling, attrice che ha spesso collaborato con due dei massimi esponenti di cinema spagnolo nel mondo: Pedro Almodóvar e Bigas Luna. La sua esperienza e bravura è ben visibile anche in La Templanza, considerando – tra l’altro – la sua perfetta pronuncia inglese quando si trova a dover parlare col marito e con le figlie. Un’attrice capace e poco valorizzata in un prodotto del genere.
Il giovane uomo, padre di due figli che perde la moglie dopo il parto della secondogenita e che si vede costretto ad emigrare in Messico per cercare una vita migliore e che dopo vent’anni si è creato un piccolo impero grazie alla sua caparbietà Mauro è interpretato da Rafael Novoa. Attore di origine colombiana e meno conosciuto sulla scena internazionale, ha un’impronta più televisiva e si vede.
Abbiamo qui la rappresentazione più classica dell’antagonista, Alan Claydon (Henry Pettigrew) figlio di Edward avuto da un precedente matrimonio dell’uomo, che cerca in tutti i modi di contrastare la matrigna pur di avere un ricavo economico. A vederlo, però, sembra di trovarci di fronte ad un personaggio poco credibile e maldestro.
La vita di Mauro e Sol è contornata da persone fidate, dipendenti e famiglia che poco aggiungono, anche a livello drammatico, alla storia in sé.
Tematiche: una mancata telenovela
Il problema principale di questa serie è il ritmo scandito dalla narrazione. Vorrebbe essere un’epopea familiare con sentori storici e un’azione ben definita. Risulta però una piattezza di racconto che non dà possibilità di andare avanti con curiosità per capire come continua la storia. Ci si ritrova davanti ad un qualcosa che assomiglia più ad una telenovela stile Il Segreto che prova ad avvicinarsi a produzioni più anglofone non riuscendoci.
Tutte le questioni legate alla scoperta del Nuovo Mondo, alle problematiche economiche e familiari – e tutta la portata sul piano sociale che questi argomenti porterebbero naturalmente con sé – vengono offuscati dalla mancanza di uno sviluppo adeguato della storia, senza un reale trasporto da parte di chi guarda.
Nemmeno il love affair inaspettato – e allo stesso tempo prevedibilissimo – dei due protagonisti regge l’attenzione, risultando scontato e sciocco. Non c’è passione che un’unione consapevole e matura come questa dovrebbe portare.
Non si percepisce nemmeno bene il viaggio intercontinentale che i personaggi fanno – il dramma si svolge tra Londra, Messico e Cuba – e tutto il trasporto che cambi di culture e zone così eterogenee porta con sé.
Si ha l’idea di trovarsi in un’azione piatta, con una recitazione a tratti esagerata, simile – come già detto – a quella delle telenovelas più conosciute e rivolte ad un pubblico ben diverso.
Conclusione: La Templanza
La Templanza vede una produzione enorme. Sono stati coinvolti ben 130 attori di provenienza internazionale e nonostante il grande lavoro che evidentemente c’è stato, lo spazio per il romanticismo – quello con pathos, coinvolgente e sincero – non c’è. Tutto è solo mero racconto fattuale di ciò che accade ai due personaggi, che provano a fare evolvere un interesse senza riuscirci.
Il confronto con opere recenti in costume vien da sé come quello con Bridgerton – che con La Templanza ha poco a che vedere dato il soggetto, il luogo e l’epoca raccontata – e non mi sentirei di accostarle nonostante la natura del prodotto tenti di avere delle similitudini.
Una storia passabile, un racconto non memorabile e uno sviluppo della narrazione un po’ troppo vicino ad un genere dal quale cerca di discostarsi fanno sì che La Templanza incarni proprio quello che sin dal titolo viene dichiarato: temperanza, un’opera in cui anche i sentimenti – fulcro teoricamente della vicenda – vengono attenuati.
La Templanza si compone di 10 puntate e verrà distribuita a partire dal 26 marzo Amazon Prime Video.
Data di uscita: 26 marzo
Distribuito da: Amazon Prime Video
Genere: Avventura, Drama, Storico
Cast:Leonor Watling
Rafael Novoa
Emilio Gutiérrez Caba
Juana Acosta
Esmeralda Pimentel
Nathaniel Parker
Alejandro de la Madrid
Raúl Briones.