Scarlet Nexus è il nuovo titolo di Bandai Namco Studios e propone un’avventura action fortemente incentrata su meccaniche hack ‘n’ slash. Grazie alla demo gratuita, disponibile in anteprima sulle piattaforme Microsoft (gli utenti PlayStation dovranno attendere il giorno 27 Maggio), abbiamo avuto la possibilità di testare il gameplay di un gioco foriero, in egual misura, di luci e ombre.
La versione di prova non lascia spazio alla trama, mettendoci subito di fronte alla scelta di uno dei due protagonisti disponibili: Yuito Sumeragi e Kasane Randall. Il primo è il giovane rampollo di una famiglia nobile ed è esperto nell’utilizzo della katana. La seconda, invece, è entrata a far parte della FSE (Forza Soppressione Estranei) grazie alle sue incredibili doti telecinetiche. A seconda del personaggio scelto intraprenderemo un percorso narrativo parallelo, che si incrocerà in alcuni eventi che costituiscono i nodi principali della storia. Dopo un breve tutorial in cui vengono illustrati i comandi base, veniamo proiettati nel vivo dell’azione, inscenata in un contesto urbano vittima della devastazione degli “estranei”, le inquietanti creature che proveranno a sbarrarci il passo.
Scarlet Nexus ha uno stile grafico molto simile a quello visto in Code Vein, con figure in puro stile anime dotate di un design discreto e non particolarmente originale. A differenza dell’opera dedicata ai vampiri, incentrata su meccaniche “soulslike”, siamo di fronte ad un prodotto molto più vicino alla serie Devil May Cry di Capcom. Infatti dovremo ripulire una serie di “stanze” dalla presenza nemica, per poi giungere alla canonica boss fight che ci attende al termine dello stage. Il combat system è sicuramente l’aspetto più divertente della produzione, seppur lontanissimo dalla complessità e dalla varietà vista nella saga di Dante. Oltre agli attacchi fisici e alla capacità di effettuare salti e schivate, abbiamo la possibilità di sfruttare la telecinesi che ci consentirà di utilizzare molti degli elementi presenti negli scenari come oggetti da lancio, capaci di procurare dei danni notevoli ai nostri antagonisti. La meccanica è tanto divertente quanto semplice da padroneggiare e consente di creare delle combinazioni spettacolari con le offensive “base” dei protagonisti.
Caricare completamente la barra dell’abilità citata ci permetterà (quando disponibile) di prendere il controllo di elementi dotati di dimensioni notevoli (furgoni, tralicci elettrici, masse di detriti ecc) da scagliare contro i nemici assecondando i comandi suggeriti dai quick-time event. La missione provata ci ha messo a capo di una squadra composta da tre elementi, nella quale potremo controllare solo il personaggio scelto, senza poter effettuare uno “switch” tra i partecipanti. Gli alleati, oltre a fornire un supporto nelle battaglie, possono prestarci i loro poteri per un breve periodo di tempo, in modo da fornirci la skill necessaria al superamento di determinate sezioni. Ad esempio il teletrasporto, oltre a potenziare la velocità delle schivate, ci permetterà di superare ostacoli normalmente invalicabili, così come la “pirocinesi” incendierà la nostra arma, rendendola efficace contro gli estranei sensibili all’elemento. Anche in questo caso la realizzazione della funzione è più difficile da spiegare che da realizzare e la meccanica risulta immediata e fruibile. Questa caratteristica, unita all’uso rapido dei consumabili, dona un pizzico di strategia alle contese, costringendoci a differenziare gli attacchi in base agli avversari che avremo di fronte.
L’avanzamento di livello porterà una quantità di punti esperienza da investire in un ristretto albero delle abilità che, unito alle poche modifiche all’equipaggiamento (proprio e degli alleati), costituisce l’elemento ruolistico del prodotto. Gli sviluppatori avrebbero potuto approfondire maggiormente questo aspetto, apparso eccessivamente semplificato nonostante la natura prettamente action dell’esperienza. Un neo apparso quasi ininfluente rispetto a quello che costituisce l’aspetto peggiore di Scarlet Nexus: il comparto tecnico. La nuova opera di Bandai Namco è rovinata da un motore grafico evidentemente arretrato, affossato da una telecamera a dir poco fastidiosa. Le animazioni dei personaggi risultano sufficienti, mentre il contesto in cui si svolgono le battaglie è apparso assolutamente mediocre. L’ambientazione della demo si è mostrata piatta, monotona e trascurata, con texture in bassa risoluzione e una fluidità complessiva dell’esperienza tutt’altro che ottimale. Nell’unico livello disponibile nella versione di prova si percepisce una sgradita sensazione di deja-vù, dettata da una somiglianza eccessiva con i deludenti scenari di Code Vein, qui riproposti con poche migliorie e inventiva.
Confidiamo che la versione completa del gioco proponga una maggiore varietà e un miglioramento dell’aspetto visivo, mentre nutriamo forti dubbi su una completa rivisitazione della regia. Nonostante abbiamo provato tutti i settaggi disponibili nelle opzioni, le inquadrature del gioco sono apparse decisamente imprecise, con un continuo e deleterio sfarfallio della prospettiva capace di trasformare l’esperienza, in alcuni frangenti, in un autentico incubo. Al momento non possiamo sbilanciarci sull’argomento, visto che potremo essere smentiti dall’edizione finale del prodotto. Di certo promuovere una prova gratuita con un difetto di tale portata, potrebbe essere controproducente.
Scarlet Nexus potrebbe risultare un’opera divertente e godibile nella sua semplicità, grazie soprattutto ad un combat system capace di regalare sequenze intense e spettacolari. Ci riserviamo di esprimere un parere più dettagliato del gioco in sede di recensione, con la speranza di non trovarci nuovamente di fronte alle problematiche evidenziate. Il titolo sarà disponibile dal prossimo 25 Giugno su PlayStation 4 e 5, Xbox One e Xbox Series X/S e PC.