Non mentirò e confesserò quella che potrebbe facilmente essere una banalità: è sempre stato il mio sogno da bambina poter salire a bordo di un Ala-X e aiutare le truppe ribelli ad annientare il malvagio Impero Galattico. Al di là dell’aver poi rivalutato la fazione imperiale, perché sì, nel corso degli anni il mondo videoludico ha saputo regalarmi, e regalarci, diverse esperienze che ci hanno avvicinato a quel sogno. L’ultimo esperimento in ordine cronologico sono state le battaglie spaziali, a dire il vero non troppo riuscite, di Star Wars Battlefront II.
Electronic Arts però non ha mollato e alcuni mesi fa ha annunciato a sorpresa l’arrivo di Star Wars Squadrons, a cura di EA Motive, un’esperienza totalmente dedicata al volo e agli scontro spettacolari nello spazio profondo.
Squadrons ci propone quindi una campagna single player non troppo longeva (circa una decina di ore) ma soprattutto un comparto multiplayer che punta ad essere il vero cuore pulsante del titolo. Non per niente, il gioco viene proposto ad un prezzo budget, che può facilmente fa intuire la mole non esagerata di contenuto proposto. Ma questo non toglie che possa comunque trattarsi di un’esperienza che vale la pena fare, soprattutto per gli appassionati.
La storia di Star Wars Squadrons è ambientata in un momento specifico: il periodo dopo la battaglia di Endor (Il Ritorno dello Jedi), in cui gli ultimi ma agguerriti resti dell’Impero cercano di contrattaccare e spegnere quello che ormai è il fuoco della Nuova Repubblica, dopo la distruzione della seconda Morte Nera e la morte dell’Imperatore. Il gioco ci permetterà quindi di scegliere i due piloti da impersonare: sì due, poiché ci sarà dato modo di osservare entrambi i punti di vista nella lotta, sia quello imperiale (squadriglia Titan) sia quello ormai ex-ribelle (squadriglia Vanguard). Questo è uno degli elementi più interessanti della campagna, che riesce a trasmettere in modo efficace le difficoltà, le speranze, le motivazioni ma anche i timori e le incertezze di entrambe le parti, tramite personaggi piuttosto interessanti. Come detto, non si tratta di una storia particolarmente longeva, e in realtà funge in sostanza da lungo tutorial per permetterci di familiarizzare con tutte le meccaniche di gioco e i diversi mezzi stellari a nostra disposizione. Avremo infatti modo di provare tutti i caccia disponibili da entrambe le parti, dai più noti Ala-X, fino agli Ala-U, i Mietitori Tie e i famigerati Intercettori Tie. Tutti questi saranno modificabili, con la possibilità di scegliere gli armamenti, il tipo di scafo, gli scudi, tutto in modo da far fronte alle minacce che ci vengono poste davanti e da sperimentare quali assetti si adattano meglio al nostro stile di gioco: preferite una maggiore manovrabilità, a costo della potenza di fuoco? Oppure preferite lanciarvi all’attacco con gli scudi al massimo? A dire la verità, le scelte non sono poi così complesse, anzi sono piuttosto risicate. Sarebbe stato molto interessante avere a disposizione una personalizzazione maggiore e un hangar più complesso, considerato che il gioco è incentrato solamente su questo aspetto.
Il vero cuore però dell’offerta di Star Wars Squadrons risiede nel multiplayer, in cui i giocatori possono affrontarsi in spettacolari battaglie spaziali in diverse modalità 5v5, con un sistema di progressione a gradi e anche le classificate. Le modalità offerte sono: Duelli Spaziali (in cui due squadriglie da 5 giocatori si contendono la vittoria), Battaglie Flotta (in cui si lavora insieme alla propria squadriglia per sfondare le difese della flotta nemica e distruggere l’ammiraglia avversaria) e Battaglie Flotta vs IA (in cui si potrà affrontare una Battaglia Flotta con l’IA per prendere dimestichezza). Sono inoltre disponibili due modalità Addestramento: Pratica e Tutorial Battaglie Flotta, necessarie per prendere confidenza sia con le regole che con i controlli di volo, che in buona parte si può iniziare a perfezionare già nella modalità Storia.
Sarà possibile naturalmente scegliere la fazione tra Impero Galattico e Nuova Repubblica, oppure impostare la scelta casuale. Da questo dipenderanno naturalmente i caccia a vostra disposizione. Per la Nuova Repubblica: caccia stellare Ala-X T-65B, caccia stellare d’assalto/bombardiere Ala-Y BTL-A4, intercettore Ala-A RZ-1, caccia stellare/mezzo di supporto Ala-U UT-60D. Per l’Impero Galattico: caccia stellare TIE/ln, bombardiere TIE/sa, intercettore TIE/in, mietitore TIE/rp. Ognuna di queste classi avrà le sue peculiarità e i suoi vantaggi, dalla potenza dell’arsenale, all’agilità di movimento. Cambierà parecchio ad esempio tra l’utilizzo di un leggerissimo e agile intercettore TIE e un più pesante mietitore TIE di supporto. Sarà possibile anche personalizzare tutti i caccia, con elementi estetici sbloccabili con valuta in-game, che si otterrà proseguendo nella propria carriera di pilota stellare. Verniciature, decalcomanie, fino alle decorazioni sul cruscotto e all’aspetto degli ologrammi nelle comunicazioni.
A livello di gameplay, Star Wars Squadrons si è rivelato una piacevole sorpresa: i controlli sono stati ottimizzati molto bene e risultano di semplice comprensione. Troverete che la fase di volo, solitamente la più problematica da gestire, è stata resa in modo eccellente, con controlli responsivi e fluidi. Sono pochi ma importanti gli elementi da tenere a mente: la salute del vostro caccia, i rifornimenti, che potranno essere richiesti quando disponibili, e la gestione dell’energia, che potrà essere indirizzata a piacimento su motori (per migliorare la mobilità), potenza di fuoco e scudi, a discapito naturalmente di quelle trascurate. Sarà importante quindi scegliere in quale situazione boostare di più gli scudi, e in quale invece dare tutta l’energia ai laser per infliggere più danno possibile. In multiplayer gli avversari saranno tutt’altro che semplici da abbattere e dovrete fare appello a tutta la vostra abilità di piloti per poter ambire alla vittoria. Sfortunatamente le modalità offerte sono poche ed è già stato dichiarato che il titolo non riceverà nuovi contenuti nei prossimi mesi. Chi lo ha acquistato dovrà quindi “accontentarsi” dei contenuti già presenti.
A livello tecnico Squadrons si comporta piuttosto bene. Ho provato la versione Xbox One X del titolo, giocando in 4K HDR con ottimi risultati anche a livello di framerate, stabile sui 60fps. Una gioia per gli occhi soprattutto nel caos delle battaglie, tra esplosioni, sterzate improvvise e giri della morte. I paesaggi dello spazio profondo sono spettacolari e lo stesso vale per gli interni dei caccia, ricostruiti alla perfezione. La fase non di volo è composta, nella storia, da semplici dialoghi e briefing con la propria squadriglia, senza quindi proporre sezioni particolarmente complesse. Le animazioni dei personaggi sono sinceramente trascurabili, anzi abbastanza legnosette, un plauso invece all’ottimo doppiaggio inglese in grado di immergerci bene nella storia (coadiuvato da una buona localizzazione in italiano). Gli appassionati di Star Wars ritroveranno suoni (non avrete dimenticato il colpo di un laser di un caccia TIE, vero?) e musiche note, insieme a nuovi arrangiamenti che ben vanno ad amalgamarsi proponendo un’ottima soundtrack.
Con tutte le dovute premesse del caso quindi (una storia abbastanza breve e un comparto multiplayer che non sarà aggiornato), Star Wars Squadrons rimane comunque una proposta interessante ad un prezzo fortunatamente budget (siamo sui 40 euro). Se siete, come la sottoscritta, fan sfegatati del franchise non dovreste farvelo scappare, magari approfittando anche di qualche offerta che comincia già a circolare. La storia è comunque piacevole e vi mostrerà un’inedita fetta di storia post-Endor e il comparto multigiocatore resta comunque in grado di regalare diverse ore di divertimento.