I ragazzi di Thorium sono riusciti a realizzare un ottimo Rogue-Lite di cui ora andrò a parlare. Si tratta di UnderMine che ho potuto provare su PS5 in retrocompatibilità e che mi ha veramente stupito. Un gioco di questo genere deve ovviamente “affrontare” un paragone come quello con The Binding of Isaac, sicuramente uno dei giochi migliori degli ultimi anni e non solo nel suo genere, e devo dire che non ne esce completamente distrutto come invece è capitato e capiterà con molti altri titoli. In questo caso UnderMine si conferma un indie da provare per tutti gli amanti dei Rogue-Like. Ma andiamo a scoprire le motivazioni.
Trama semplice ma efficace
Come ogni Rogue-Like che si rispetti (forse tranne Hades) la trama non è certo il fulcro del gioco e UnderMine non fa eccezione. Molto semplicemente i nostri vari protagonisti sono dei minatori che si trovano, guarda caso, in una miniera un po’ strana. Infatti ogni quattro piani dovremo affrontare un boss che, una volta sconfitto, non si rigenerà più (almeno fino a quando non finiremo una run completa), fino ad arrivare all’ultimo nemico. Ognuno di loro ci lascerà uno stemma che dovremo portare al nostro “capo” ovvero un mago che fa le veci del Re. Tutto semplice sembra ma una volta sconfitti tutti e 5 i nemici principali si ricomincerà tutto daccapo ma con una conoscenza maggiore (e non mancheranno delle piccole sorprese abbastanza prevedibili ma intriganti). Vi è anche un boss finale che vi farà vedere i titoli di coda ma, ovviamente, in seguito il gioco ripartirà come se non fosse successo nulla. Non sembra esserci una lore profonda sotto UnderMine ma solo qualche chicca, diversi easter egg e moltissimo gameplay, il vero fulcro del titolo.
Ripeti e ripeti e… Mina!
Come ben sanno i fan del genere Rogue-Like il problema della maggioranza dei giochi di questo tipo è il fatto che di fronte ai centinaia di oggetti presenti in The Binding of Isaac o in altri titoli si rimane folgorati e, quindi, tutti quelli che ne hanno molti meno risultano ripetitivi dopo poche run (e di solito risultano anche molto più semplici). Fortunatamente non sembra essere il caso di UnderMine in quanto utilizza una strategia tanto semplice quanto vincente. Come in TBoI moltissimi oggetti e pozioni (non pillole stavolta) andranno prima sbloccati e poi, una volta tornati all’hub centrale in caso di morte o di fine run, realizzati tramite una valuta specifica chiamata proprio Thorium. Inoltre vi informo che ogni volta troverete dell’oro dovrete stare attenti a non farvelo rubare da dei radruncoli molto antipatici. Un’idea veramente carina che vi farà tenere altissimo il livello di concentrazione ogni volta. Ma andiamo con ordine.
Prima di ogni run vi ritroverete nell’hub centrale, ovvero la superficie, dove potrete acquistare con l’oro salvato dalle partite precedenti potenziamenti permanenti (come aumento di vita, di danni sia da lancio che in melee, la percentuale di oro che manterrete in caso di sconfitta e moltissimo altro) oltre a consumabili come bombe, pozioni o chiavi. Inoltre avrete al vostro fianco sempre un minion volante che inizialmente sarà un uccellino giallo in grado di prendere per voi l’oro a terra e che migliorerà di livello ad ogni piano raggiunto e ad ogni pezzo d’oro raccolto da lui aumentando sia la velocità di raccolta sia la quantità d’oro ricevuta fino al livello tre. Ovviamente si azzera ad ogni nuova partita. Questo minion può essere cambiato se si trovano delle uova nei dungeon da far schiudere tramite il Thorium. Ci sono anche oggetti perenni acquistabili sempre con l’oro che faranno guadagnare più vita con il cibo che si trova o degli stivali che attivano la corsa quando non ci sono nemici nella stanza e altro. Ogni NPC che vi venderà i vari oggetti e potenziamenti dovrà prima essere salvato dai vari dungeon che affronterete e poi sarà vostro alleato per sempre.
Una volta iniziata la run vera e propria dovrete semplicemente affrontare le varie stanze e proseguire fino alla fine, ricordandovi di cercare sempre la stanza del tesoro (che al primo piano sarà già aperta e poi servirà una chiave) e, in caso, il negozio. Le stanze interessanti non sono mica finite: ci sono anche campi minati, stanze con forzieri, luoghi segreti e un luogo dove un NPC sarà in grado di farvi arrivare ad un piano principale specifico dandovi qualche oggetto, ovviamente valido solo ai paini che avrete raggiunto da soli. In questo caso, però, ne otterrete meno rispetto a quelli che trovereste giocando normalmente. Piccola particolarità è che gli oggetti mostreranno il loro effetto anche se sarà la prima volta che li vedete, cosa che rende un po’ meno interessante la scoperta di nuovi oggetti e praticamente impossibile raccogliere un malus senza volerlo. Ogni minatore avrà il suo diario dove scriverà i nemici, i boss, gli oggetti trovati e altro ancora, una sorta di bestiario e codex insieme. Una delle poche pecche riscontrate è il fatto che i boss, una volta affrontati la prima volta, sono molto semplici in quanto leggibili e senza pattern che cambiano.
Una volta sconfitti perderete parte dell’oro raccolto (in base al potenziamento che avrete) e tornerete all’hub con un nuovo minatore pronto a partire da zero, o quasi. Solo se sconfiggerete il boss finale potrete tornare in superficie con tutto l’oro raccolto. In più, in questo caso, sbloccherete un NPC in grado di farvi andare nell’Othermine, la parte Rogue-Like del titolo. Qui ogni boss sarà casuale (mentre nelle run normali sono predefiniti) e anche gli oggetti, nemici e tutto il resto sarà casuale, fino anche alle stanze. Infatti nella miniera normale ci sono 5 “biomi” diversi che aumentano di difficoltà progressivamente (ma anche ovviamente di oro guadagnato, cibo più potente, eccetera) mentre nell’Othermine sarà tutto randomico. Un buon modo per aumentare ulteriormente la longevità di un titolo che in realtà non mi ha mai annoiato personalmente, e ho giocato non poco.
Non mancano, oltre alle benedizioni, anche le maledizioni che inficeranno sulla run in corso se non le eliminerete tramite oggetti specifici, pozioni o pregando a degli altari in cambio di vita. Inoltre alla fine della prima run completata ci sarà un ulteriore NPC in grado di maledirvi perennemente come se fosse una sorta di “Difficoltà Estrema” come può capitare in altri giochi, per esempio Dragon Quest XI.
Un indie che si lascia guardare
Ovviamente non può essere la parte tecnica a brillare su tutto in UnderMine ma i ragazzi di Thorium sono riusciti a realizzare un titolo frenetico e tranquillo al tempo stesso. I comandi sono super reattivi come devono essere in questo genere di giochi ma al contempo non mancano momenti in cui bisognerà andare piano e studiare bene una stanza. La grafica è cartoon e azzeccatissima per il mood che vuole dare al giocatore, con diversi personaggi divertenti e qualcuno più cupo. Inaspettatamente è completamente tradotto in italiano e devo dire che su PS5 non ho avuto nessun problema di freeze o cali di fps. Solo una volta il titolo è crashato senza motivo ma dopo la prima patch non ho riscontarto più problemi. La colonna sonora non è memorabile ma fortunatamente non è nemmeno troppo ripetitiva o stancante ma, anzi, risulta orecchiabile anche durante l’esplorazione delle stanze già completate per cercare oggetti o stanze segrete. E non manca nemmeno qualche chicca come un bardo in grado di suonarvi qualche pezzo in cambio di oro (ma non rompetegli la borsa con il denaro, potrebbe infuriarsi).
In conclusione UnderMine è una piccola chicca del genere Rogue-Lite che consiglio a tutti gli appassionati. Risulta acquistabile non solo su PS4/PS5, ma anche su Switch, Xbox e ovviamente PC in cui è stato in Early Access per un po’ di tempo. Non vi farà sicuramente gridare al miracolo ma se, dopo ore e ore passate su The Binding of Isaac o Enter the Gungeon, vorrete cambiare UnderMine farà al caso vostro.