Dopo il successo globale di Animal Crossing: New Horizons nella primavera del 2020, c’era ovviamente da aspettarsi che nuovi titoli dello stesso genere sbarcassero sul mercato. C’è il sempreverde Story of Seasons (ex Harvest Moon), ma nella scena indipendente ora possiamo contare su Cozy Grove, titolo sviluppato da Spry Fox che cerca di fare sua la formula del franchise di Nintendo aggiungendo o modificando qualche cosa qua e là.
Quindi avremo un prodotto che unisce diversi generi videoludici, avendo un po’ di survival qui, un pizzico di gestionale lì, per non parlare della ricerca di oggetti, perché la vita da scout è tutt’altro che facile! In Cozy Grove, vestirete i panni di uno di loro, e questo (o questa, diciamo che il vostro personaggio non ha davvero un genere e potete personalizzarlo come meglio credete) è atterrato orgoglioso come un gallo su un’isola.
Un’isola maledetta?!
Apparentemente tranquilla, l’isola precipiterà gradualmente nell’oscurità e vi lascerà soli insieme alla vostra fiamma coraggiosa e intelligente, che vi aiuterà a superare le avversità. Ma non è tutto: il gioco vi farà anche incontrare gli spiriti… Ah! Nessuno vi aveva avvertito? L’isola è maledetta… o più precisamente infestata da fantasmi che aspettano solo la vostra visita per poter chiacchierare.
Se lo “scenario” (tanto per descriverlo così) di partenza non brilla per la sua originalità, il tono che assume è piuttosto carino, rendendo divertente la progressione. Il tutto è cosparso di dialoghi bizzarri, ma non così geniali come quelli del franchise Nintendo. In Cosy Grove, come suggerisce il nome, il principio è di fare tutto nel modo più intimo possibile. Non si tratta di affrettarsi, ma piuttosto di prendersi il proprio tempo, chiacchierando con gli spiriti che si incontrano man mano che si procede. Perché ci sono spiriti, e anche molti. E per una buona ragione: l’obiettivo principale del gioco è farvi progredire attraverso un’isola che cresce di giorno in giorno, mentre completerete le missioni. Ogni missione vi consente di vincere un tronco sacro, dandovi l’opportunità di alimentare il vostro fuoco (chiamato Fiammetto) e generando un’estensione del vostro luogo di villeggiatura.
Gli spiriti, parliamone: vi proporranno dunque delle missioni. Il più delle volte, si tratta principalmente di cercare diversi ninnoli qua e là , come un gioco di oggetti nascosti. Avrete diritto ad indizi per individuarli, anche se a volte, se vi troverete in ambienti con colori neutri, la mancanza di visibilità può creare qualche frustrazione. Colpa di una direzione artistica di grande bellezza, ma anche cosparsa di piccoli dettagli. Insomma, un male per un bene.
Giorno per giorno
Il punto in cui Cozy Grove si scontra con Animal Crossing è che abbraccia pienamente il concetto di gioco rilassante: niente scontri, niente boss, niente puzzle complicati e, soprattutto, non c’è bisogno di affrettarsi a causa di un Tom Nook che vi continua a spronare. Il titolo di Spry Fox, infatti, non è da mettere in tutte le mani: è riservato (o comunque consigliato) a chi vuole prendersi il proprio tempo. Il gioco si evolve in tempo reale, quindi non potete fare più di quello che vi offre una giornata. Non ci sono necessariamente ore di gioco da raggiungere ogni giorno ed è più un piccolo passaggio ogni 24 ore che verrà premiato.
Se rimaniamo subito affascinati dall’atmosfera visiva del titolo e i dialoghi molto ben scritti, Cozy Grove è necessariamente molto lento. I primi giorni non saranno i più piacevoli, come molti dei suoi concorrenti, ma a chi persevererà sappiate che l’avventura sarà sicuramente più piacevole in seguito, una volta che avrete ottenuto un po’ più di libertà, soprattutto nella possibilità di muoversi – quando l’isola diventa più grande, ma anche quando il bagagliaio della vostra tenda guadagna spazio. Probabilmente è qui il punto principale per capire se è un gioco che fa per voi o meno: se non vi rendete conto che certe cose sono intenzionalmente bloccate un giorno per costringervi ad andare al giorno successivo (o già a mezzanotte!), Cozy Grove non lo è fatto per voi. A questo si aggiungono gli spiriti che incontrerete qua e là per l’isola, pronti a concedervi missioni di grind in cui dovrete, ad esempio, riportare indietro alcune oggetti che trovate sull’isola. C’è anche del crafting, sebbene questo sia molto più basilare rispetto a quello presente in Animal Crossing, ma ancora una volta vi consente di migliorare le vostre possibilità di esplorazione e guadagnare soldi.
Un altro elemento che Cozy Grove condivide con il suo illustre “collega” è la sua interfaccia leggermente fastidiosa. Alcune scelte di game design sono particolarmente discutibili. Ad esempio, dovrete necessariamente eseguire diverse azioni prima di poter davvero equipaggiare una canna da pesca e un pesce, senza possibili scorciatoie. E in qualche occasione ho incontrato dei bug che mi hanno fatto storcere un po’ il naso. E anche al di là delle scelte di genere specifiche che influiscono sul gioco, è più in generale l’esperienza nel suo insieme che, nonostante le sue grandi qualità visive, non riesce a trattenerci nello stesso modo di Animal Crossing. Forse gli manca un Tom Nook per costringerci ad andare sempre avanti, e ridare così un po’ di colore e significato alla vita di uno scout con una lunga lista di cose da portare a termine.
Nota: La versione da noi provata è quella di Apple Arcade ed è stata testata sia su iPhone (12 Pro) che su iPad (Air di 4a generazione) ma il titolo è disponibile sia su console che su PC.
Come Animal Crossing: New Horizons, il leitmotiv di Cozy Grove è prendersi il proprio tempo, approfittando di una direzione artistica mozzafiato. Il suo tono positivo e rilassante delizieranno i fan del genere, ma è improbabile che facciano cambiare idea a coloro che non lo apprezzano. Infine, se i punti di confronto con il gioco di Nintendo sono numerosi, il titolo di Spry Fox non ha però lo spunto di originalità che ci invoglia a scoprire cosa ci aspetta nel futuro dell’isola.