Durante il Nintendo Direct Mini dello scorso 26 marzo è stato presentato Good Job!, un puzzle game già pronto per il rilascio su Nintendo Switch nello stesso giorno. Il titolo è disponibile solo in digitale tramite l’eShop della console, peraltro a un prezzo interessantissimo. Abbiamo avuto modo di provare il gioco sulla console ibrida, e vi diciamo cosa ne pensiamo con questa nostra recensione.
Un gioco semplice quanto esilarante
La premessa di Good Job! la potrete capire sin da quando avvierete una nuova partita. In un video di qualche minuto vedremo un magnate con suo figlio piccolo inaugurare il quartier generale della sua nuova azienda, un palazzo di 9 piani con tantissimi uffici ed operai. Ma il piccoletto si dimostrerà alquanto maldestro e combinerà guai sin dall’inizio, approfittando anche della benevolenza del ricco padre. Quando il gioco vero e proprio inizierà, saremo catapultati nella hall a piano terra di questo palazzone e impersoneremo proprio quel “bimbo”, che nel frattempo sarà cresciuto e sarà pronto a ricevere un lavoro presso l’azienda di famiglia. Il nostro protagonista sarà diventato un uomo responsabile o sarà rimasto maldestro e sciagurato come da piccolo?

Nel video introduttivo di Good Job! faremo la conoscenza di questo bambino maldestro, che una volta cresciuto verrà assunto in azienda per portare a termini incarichi di vario genere
La struttura di Good Job! è molto semplice: con una visuale isometrica vedremo i vari livelli del palazzo, sia il protagonista che i vari dipendenti sono degli “stick man”, che vedremo completamente neri. Già nella reception potremo iniziare a familiarizzare coi comandi e con arredi e oggetti vari. Potremo semplicemente andare dritti all’obiettivo, che all’inizio sarà quello di ritirare in reception la propria divisa, oppure iniziare subito a spostare arredi, rompere oggetti più o meno costosi, rovesciare secchi d’acqua costringendo l’uomo delle pulizie a darsi da fare… le opzioni non mancheranno e nemmeno la possibilità di scegliere se essere scrupolosi e accorti o far danni su danni mentre portiamo a termine le varie mansioni affidate.

Il piano 0 del palazzo, dove tutto inizierà. All’avvio della partita saremo infatti attesi alla reception per ritirare la nostra uniforme da lavoratore.
Nelle primissime missioni vi troverete a spostare casse, collegare cavi, radunare operai indisciplinati, utilizzare una gru, guidare un muletto, senza mai (o quasi) annoiarvi. Riscontrerete qualche elemento che si ripeterà in alcune missioni, ma ciò non minerà la vostra esperienza di gioco. Nei 30 e più incarichi da portare a termine nei 9 piani del palazzo dell’azienda, vi troverete davanti sempre ad attività interessanti, intuitive e con una difficoltà piuttosto bilanciata. La longevità di Good Job! si attesta su buoni livelli: in una prima run potrete impiegare mediamente tra i 5 e i 10 minuti a livello (in qualche caso di meno, ma talvolta anche sensibilmente di più). I livelli possono essere ripetuti non appena li porterete a termine, qualora vogliate migliorare la valutazione o distruggere tutto e di conseguenza abbassarla. Per accedere al livello successivo non sarà comunque necessario raggiungere una valutazione minima, l’importante sarà semplicemente portare a termine l’incarico, insomma “il fine giustifica i mezzi”.
Il nostro lavoro verrà valutato con delle votazioni a lettere, da A a D a seconda dei danni causati e del tempo impiegato. A sarà il massimo e potremo riceverla come valutazione portando a termine l’incarico richiesto nel minor tempo possibile e causando pochi o nessun danno. Viceversa vedremo la valutazione scendere qualora causassimo danni su danni (e talvolta sarà alquanto appagante farne) e impiegando più tempo del necessario. A noi la scelta!
Good Job! è fondamentalmente un puzzle game, ma comprende in sé anche altri generi. Infatti noterete, mentre vi districherete tra i vari livelli e i bizzarri incarichi, alcuni elementi tipici dei gestionali. Ma in particolar modo la libertà di azione ci ricorderà un titolo indie diventato virale inizialmente proprio su Nintendo Switch: Untitled Goose Game! Come l’ormai famosissima oca starnazzante anche in questo caso il nostro modus operandi sarà contraddistinto dal causare danni all’interno della nostra azienda, che lo sia in maniera voluta o meno. E da qui, proprio come capita in Untitled Goose Game, ne scaturiranno scene che potrebbero strapparci qualche sorriso mentre siamo inchiodati alla nostra console.
Vi informiamo inoltre che è presente anche una modalità co-op locale, che di certo aumenterà il vostro divertimento e apprezzamento per Good Job! e se cercate un titolo da giocare in compagnia potreste aggiungere al ventaglio di opzioni anche questo puzzle game, esilarante già di suo in modalità single player.
Non mancano piccoli difetti
Good Job! ha anche qualche difetto, seppur non abnorme e che non va ad inficiare particolarmente l’esperienza di gioco. Il titolo si presenta con una visuale isometrica, che risulta abbastanza funzionale in generale. Ma in alcuni livelli sarebbe stato meglio poter scegliere una telecamera più “mobile”, per permettere al giocatore di visualizzare meglio l’ambiente. Altro piccolo difetto del gioco riguarda gli NPC, cioè gli altri “stick man” presenti in gioco. Non sarà possibile infatti interagire con nessuno di essi, quindi dovremo risolvere i nostri incarichi da soli, sfruttando il nostro ingegno e quanto ci mette a disposizione l’ambiente circostante. Talvolta i nostri colleghi ci saranno anche d’ostacolo: esclusi i momenti in cui il livello stesso lo richiederà, questi stick man andranno spesso ad incastrarsi in qualcosa ostacolandoci, costringendoci ad aggirarli, oppure a trovare un sistema per spostarli. In genere in questi casi ci potrà essere utile una sedia, che ci aiuterà a spostarli “da seduti”. Ma si tratterà comunque di un bug un po’ fastidioso, in quanto state certi che capiterà in livelli o in momenti poco o per nulla opportuni.
Valutazioni finali
Good Job! è una piccola perla che Nintendo propone ai possessori della sua attuale console di punta. Un gioco all’insegna della spensieratezza, del sano humour che spesso contraddistingue le produzioni della grande N e con buone longevità e rigiocabilità. Il titolo è stato rilasciato in sordina, e magari in un periodo “sbagliato” dove molti possessori di Switch sono presi da Animal Crossing, ma Good Job! riesce comunque a ritagliarsi un suo spazio, forte del prezzo competitivo (19,99 euro) e della varietà presente nel gioco e nelle ambientazioni. Da prendere in seria considerazione.