Censurato su PlayStation per le sue sequenze inquietanti, Martha is Dead è un thriller che sicuramente farà parlare di sé.
Esploratori di disturbi psicologici, i dieci responsabili creativi dello studio LKA hanno fatto il loro debutto nel 2016 con l’avventura The Town of Light, che ha affrontato i temi della salute mentale. Il team con sede alle porte di Firenze da allora ha plasmato un nuovo lavoro che riecheggia quelle tematiche, ma con un tono molto più rozzo e brutale. Martha is Dead è un thriller mortificante ambientato in una campagna toscana ancora afflitta dalla seconda guerra mondiale. Giulia, figlia di un alto ufficiale nazista, scopre in un lago il corpo della vita della sua gemella Martha. I misteri che circondano la sua morte dovranno quindi essere chiariti.
E possiamo dirlo fin da subito, il nuovo gioco di LKA francamente non lascerà indenne nessuno.
Elementi disturbanti
Fortemente sconsigliato per le anime sensibili e i cuori fragili, Martha is Dead dovrebbe essere giocato solo da coloro che non hanno paura di interpretazioni visivamente inquietanti. L’avvertimento all’apertura del gioco non lascia spazio ad interpretazioni: “Non raccomandato per i giocatori che potrebbero vergognarsi di illustrazioni contenenti sangue, smembramenti, deturpazione dei corpi umani, nudità minore e atti di autolesionismo”. Se appartiene alla grande famiglia del thriller psicologico, il titolo esplora anche con orribile violenza le complessità della mente e i suoi traumi.
Il team di sviluppo ha puntato ad uno stile horror davvero forte e che vi lascerà di stucco. Invidiosa del trattamento privilegiato di Martha, Giulia ruba la sua identità, spacciando il suo corpo come suo. Quindi, durante una performance metaforica, prende il volto della sorella come Leatherface avrebbe fatto a una delle sue vittime. Un primo atto particolarmente preoccupante che è solo il primo di una lunga serie di atrocità che dovrete commettere. Martha is Dead vi costringe a commettere l’impensabile in sfere molto intime e provoca sequenze sinceramente sconvolgenti. Dopo sei ore di immersione in un oceano di abomini che servono innegabilmente innegabilmente alla trama del gioco, è difficile completare l’esperienza senza essere profondamente disturbati dai nostri misfatti. Il gioco di LKA ha lo scopo di disturbare un pubblico ben mirato e solleva volentieri dibattiti sulla sua crudeltà.
Un’opera tutta italiana
Nella nostra indagine sulla morte di Martha, le brevi sequenze si susseguono, beneficiando di un ritmo spesso impeccabile. La scoperta degli ambienti è scandita da filmati ben pensati e dall’ottima messa in scena. La fotografia è superba nel suo insieme. Essenzialmente un walking simulator, Martha is Dead vi guida attentamente attraverso i suoi ambienti ed i trigger dati dello script. Un po’ di libertà viene offerta in una missione opzionale, quando il giocatore si trova di fronte a una scelta morale. Questo, tuttavia, diventa molto rapidamente pilotato. E i punti di riferimento annotati sulla vostra mappa spesso vi privano di una vera e propria ricerca. Il gioco, invece, vi affida una preziosa macchina fotografica, oggetto caro a Giulia. L’accessorio beneficia di una piacevole profondità: a seconda del soggetto fotografato, bisogna variare il filtro, l’obiettivo, l’esposizione e la luminosità. Gli scatti svelano nuove sezioni narrative. Svilupparli nella red room si rivelerà tuttavia rapidamente dispendiosa in termini di tempo a causa delle continue manipolazioni da eseguire. La più grande distrazione rimarrà il mistero che circonda Martha, che vi terrà incollati allo schermo fino alla conclusione.
Le atrocità di Martha is Dead sono contrapposte alle ottime ambientazioni estive della campagna italiana, offrendo un contrasto molto interessante. Giocato su PS5 il titolo ha un buon impatto visivo però è affetto da alcuni cali di framerate e qualche piccolo bug. Il fotorealismo offre un’immersione sorprendente, dalle stanze pittoresche della casa di famiglia alle strade sempre inquietanti che portano al lago del destino. Fin dai primi istanti di gioco, il volto di Giulia rivela minuscole cicatrici, testimoni della cura posta per garantire l’autenticità del comparto visivo.
I panorami beneficiano di un lavoro sonoro assolutamente notevole. Le nostre passeggiate sono talvolta impreziosite dal frastuono degli aerei militari o dal canto degli uccelli. La casa di Giulia ospita le radio dalle quali scappano una manciata di racconti o di classici reinventati, come O Bella Ciao. La recitazione vocale è altrettanto avvincente. LKA è anche orgogliosa di offrire il primo gioco indipendente con la lingua italiana come lingua madre predefinita.
Inquietante, a volte disturbante, Martha is Dead deve rimanere nelle mani di un pubblico maturo e informato. I suoi impressionanti dipinti toscani estivi sono macchiati da sequenze cruente e crudeli, rese più scioccanti da un’immersione impeccabile. LKA ha creato un mistero inizialmente molto solido che sprofonda gradualmente in una conclusione purtroppo meno coincisa.