C’è poco da girarci intorno e quindi ve lo dirò subito: Observer: System Redux è un ottimo remake che ha il plauso di migliorare il superbo titolo originale, risolvendo una serie di problemi tecnici e strutturali ed apportando una serie di graditi miglioramenti grafici che lo riescono a far brillare in questo inizio di next-gen.
Observer: System Redux risulta essere quindi uno dei primi progetti ad essere disponibile e progettato per le console di nuova generazione, soprattutto sulla console di Microsoft che non ha ancora dei first party. I ragazzi di Bloober Team e Aspyr hanno deciso di rielaborare forse la loro opera migliore, l’horror psicologico Observer, così da sfruttare le nuove tecnologie e la potenza aggiuntiva disponibile su PlayStation 5 e Xbox Series X. Ciò significa illuminazione HDR, supporto per risoluzione 4K, animazioni dei personaggi migliorate ed un’enfasi particolare per il ray tracing.
La trama di Observer: System Redux non è cambiata con questo remake. È l’anno 2084. Il pianeta terra ha assistito a due disastri di proporzioni mai viste, una grande guerra che ha coinvolto il mondo e – a seguire – la nanofagia. Un virus, o meglio un glitch, che può nascere all’interno degli innesti tecnologici, portando febbre, visioni, malori e una perdita dell’autocontrollo, che a sua volta finisce in morte certa dell’ospite e di tutti gli abitanti del condominio, per evitare la diffusione del virus.
L’umanità sopravvissuta si è oramai abbandonata alla realtà virtuale, alla droga e alla perdita di identità, ora parte macchina, parte umano e – in rari casi – parte animale. Gli abitanti vivono e lavorano secondo la fascia sociale che gli è stata attribuita, mentre le corporazioni dettano legge a tal punto da possedere corpi di polizia privati. In questo scenario distopico, Observer ci mostra un piccolo scorcio di vita di Dan Lazarski (interpretato dal compianto Rutger Hauer), un membro di uno di questi corpi, un agente in grado di prelevare la verità direttamente dalle menti delle persone: un osservatore.
Questa nuova versione del gioco del 2017 include anche tre missioni secondarie completamente inedite. Si adattano tutti perfettamente alla storia principale. Pur non essendo rivoluzionarie, le missioni aggiuntive forniscono una grande visione del mondo di gioco. Risultano anche un incentivo ai giocatori a rivisitare Observer in questa nuova veste se hanno già giocato all’originale.
Come la maggior parte degli altri esponenti del suo genere, Observer: System Redux è una sorta di incrocio tra un gioco d’avventura punta e clicca ed un walking simulator a tinte horror. Molto poco è cambiato in questa componente, i giocatori dovranno ancora esaminare l’ambiente alla ricerca di indizi, passando dalla visione “scanner” a quella biologica per scoprire dispositivi elettronici e prove biologiche. Come nell’originale, i giocatori dovranno esplorare e studiare le menti di sospetti e testimoni.
Il più grande cambiamento in questo remake a livello di meccaniche lo nota nelle sue componenti stealth. Queste sezioni erano senza dubbio uno degli aspetti più frustranti e deludenti dell’originale Observer, poiché capitava troppo spesso di vedere la schermata di game over quando si veniva inseguiti dalla sinistra creatura che infestava gli incubi del personaggio principale. Questo non dipendeva dalla difficoltà di questi frangenti ma era causato dalla rigidità del gameplay e delle meccaniche. Ora invece sembra che ci sia più margine di manovra ed elasticità in termini di accuratezza richiesta, così il giocatore non è costretto a fare tutto alla perfezione per poter proseguire.
Questa non è l’unica modifica che perfeziona la formula di gioco e che migliora l’esperienza generale in Observer: System Redux. Le meccaniche hacking ora richiedono meno conoscenza del mondo di gioco ed è più basato sul superamento di minigiochi. Bisognerà infatti stare attenti ed individuare quali lettere e numeri non cambiano su uno schermo pieno di caratteri in continua mutazione, una trovata che si adatta decisamente meglio al resto dell’azione. Ci sono anche alcuni cambiamenti evidenti ad altri elementi come agli interrogatori neurali, che ora sono più brevi e meno invadenti. Questi upgrade consentono ai giocatori di concentrarsi e godersi la storia in mondo tale da rimanere più immersi nel mondo di gioco piuttosto che essere distratti da un gameplay a volte noioso.
Forse però i miglioramenti più evidenti in Observer: System Redux sono quelli apportati all’aspetto tecnico e grafico. I personaggi ora sono molto più realistici che mai grazie ai nuovi modelli, migliorando l’atmosfera noir e cyberpunk della produzione. Anche le texture e le animazioni hanno subito restyling che contribuisce a rendere il mondo visivamente più accattivante. Gli effetti di ray tracing sono particolarmente impressionanti, conferendo a ciascuna superficie un riflesso autentico e il nuovo sistema di illuminazione riesce a creare dei bellissimi effetti visivi. In definitiva, l’aspetto tecnico rinnovato rende questo gioco ancora più coinvolgente e godibile.
Come remake, Observer: System Redux non solo soddisfa tutte le esigenze in termini di miglioramenti del gameplay, ma mostra anche di cosa sono capaci le console di nuova generazione per i titoli preesistenti. Sono finite le lunghe schermate di caricamento e i pop-up delle texture come in passato. Al loro posto arrivano una grafica notevolmente migliorata e animazioni fluide, insieme a tempi di caricamento fulminei che fanno davvero la differenza. In combinazione con gli smussamenti apportati al gameplay, questo remake vale la pena di essere giocato anche da coloro che hanno già provato il titolo originale. Per i neofiti, tuttavia, questo è il momento perfetto per recuperare la bellissima storia e le atmosfere cyberpunk Observer. Ricordo infine che Observer: System Redux è ora disponibile per PC, Xbox Series X/S e PlayStation 5.