Lo scorso 30 luglio a mezzanotte è stata resa disponibile la demo di eFootball PES 2020. Quali cambiamenti e novità ha apportato Konami quest’anno al suo titolo calcistico? Vi diciamo la nostra opinione, facendo una doverosa premessa: stiamo parlando di una demo proposta 40 giorni prima del lancio ufficiale del gioco, previsto per il 10 settembre. Molti aspetti di cui parleremo potrebbero risultare cambiati al lancio, in positivo o in negativo. Ma entriamo nel vivo della nostra analisi della demo di eFootball PES 2020.
Cosa offre la demo
La demo ha un peso di poco più di 5 GB. Grazie ad essa abbiamo potuto iniziare ad assaggiare quelli che saranno i menù di PES 2020, abbastanza cambiati rispetto al passato, e la cosa che più salta all’occhio è il cambio totale dei colori di base di PES. Sono presenti infatti varie sfumature di viola, dal magenta al fucsia, fino ad arrivare all’ametista. Questo mix di colori è davvero riposante e un belvedere agli occhi.
Entrando nel gioco vero e proprio, è possibile provare 3 modalità, 2 in locale e una online. In locale sarà possibile sfidare la CPU oppure un avversario reale sulla stessa console o PC, sia in 11 vs 11 che in modalità co-op. Per quanto riguarda l’online invece è solo possibile giocare una partita normale di 11 vs 11. Le partite hanno la durata pre-impostata di 5 minuti, senza supplementari. Queste saranno giocate all’Allianz Stadium, lo stadio del Bayern di Monaco, una delle nuove squadre partner. Le squadre selezionabili sono 14, tra cui il Barcellona – premium partner di PES da un po’ di anni – e le nuove squadre come quella tedesca, il Manchester United e la Juventus, oggetto di particolare interesse nel mercato italiano.
La demo di PES 2020 offre anche l’editor, al solito molto vasto come da tradizione del gioco Konami. Sarà possibile modificare alcune squadre tra le 6 leghe inserite e utilizzare queste stesse modifiche nella versione completa del gioco, quando uscirà.
Il gameplay: alcune novità introdotte da Konami
A livello di gameplay eFootball PES 2020 presenta una serie di novità, che a quanto pare hanno catturato l’attenzione sia della stampa sia delle varie community di giocatori sparse per il mondo. Ma andiamo per gradi, sempre premettendo che si tratta di una demo e c’è la possibilità che alcune delle cose viste vengano stravolte o cambiate entro l’uscita del gioco.
La prima e più pubblicizzata novità di PES 2020 è quella riguardante il primo tocco di palla del giocatore. Infatti lo “stop” della palla avverrà in maniera più precisa, a seconda della forza con cui arriverà la palla e a seconda del comando che daremo, oltre al fatto che conterà il fatto di essere in corsa o fermi. Il posizionamento del calciatore e la traiettoria del passaggio in arrivo conteranno molto anche per quanto riguarda i tiri al volo. Può capitare per esempio di fare un colpo di testa su cross molto debole, oppure ampiamente lontano dallo specchio della porta, e ciò può capitare anche in caso di tiro su ribattuta della difesa avversaria.
È stato inoltre implementato il dribbling con lo stick destro del joypad. Infatti grazie a un movimento di quest’ultimo nella direzione voluta potremo repentinamente spostare palla, oppure agevolare il cambio di direzione in corsa. Inoltre con una combinazione di tasti sarà possibile anche realizzare alcuni trick, tipo doppio passo o veronica.
Giocando alla demo si nota anche una certa differenza quando il campo è bagnato oppure piove: i calciatori faranno più fatica a portar palla e a fare passaggi e tiri precisi. In questi casi potremmo talvolta vedere passaggi molto potenti, oppure molto deboli che saranno facilmente anticipabili dall’avversario più vicino.
Sono stati inseriti anche i falli tattici, con conseguente cartellino giallo. Anche i contrasti e gli impatti risultano molto più realistici, infatti sarà più semplice capire se un intervento è falloso oppure se è sul pallone, anche se in quel caso la decisione spetterà sempre alla CPU. In uno scontro di gioco si potrebbe infatti veder cadere attaccante e difendente, e influirà anche se a scontrarsi saranno due giocatori della stessa squadra. Discorso simile per le deviazioni della palla, rispetto agli anni scorsi si avrà maggiormente la sensazione di un tiro smorzato o deviato.
In questo PES 2020 – almeno per la demo, ci teniamo sempre a precisare! – i singoli possono in alcune partite fare la differenza più che negli anni passati. Può essere infatti determinante se a fare l’ultimo passaggio è Messi o qualcun altro, se in area di rigore ci sarà Suarez o Dybala, e se a difendere ci sarà Chiellini oppure un semi-sconosciuto difensore. Anche un intervento (o un mancato intervento) del portiere può essere determinante ai fini del risultato. Di certo non vedremo partite totalmente squilibrate, ma come nel calcio vero talvolta i campioni possono cambiare il risultato in pochi attimi o con pochi tocchi.
Le novità e i miglioramenti in PES 2020 di cui vi abbiamo parlato finora sono molte, e questo spiega le reazioni entusiastiche della community e della stampa di settore. Ma come ogni prodotto, eFootball PES 2020 non è comunque esente da difetti.
Cosa si può migliorare in PES 2020
Come detto, il calcistico di Konami non è esente da difetti, seppur non abnormi, ma di certo migliorabili. In PES 2019 i portieri erano davvero forti, con comportamenti che rasentavano quelli della loro controparte reale. Non si può dire finora lo stesso per questa demo, infatti gli estremi difensori non sono sembrati proprio in formissima. Il nostro portiere potrebbe infatti alternare parate straordinarie ad uscite a vuoto, o addirittura interventi in scivolata fuori area sbagliati con conseguente cartellino. C’è comunque tutto il tempo per sistemare quest’aspetto, e in passato Konami ha dimostrato di saperci fare a riguardo, quindi speriamo che l’intelligenza artificiale dei portieri possa presentarsi migliorata al day one.
Un altro aspetto che potrebbe far storcere il naso per quanto visto nella demo è la fiscalità dell’arbitraggio. Oltre ai già menzionati falli tattici, che da regolamento danno diritto ad un cartellino giallo, il gioco rischia nelle partite più dure di risultare troppo spezzato, in quanto l’arbitro potrebbe fischiare ad ogni intervento spigoloso, oppure anche ai soli contrasti in cui si tocchi l’avversario. È vero che nelle partite reali spesso l’arbitro chiama anche i falli più banali, ma è anche vero che ciò potrebbe inficiare la spettacolarità del match e spezzarne troppo il ritmo. Vedremo come Konami deciderà di agire a questo riguardo, e molto dipenderà anche dai feedback ricevuti dai giocatori.
Conclusioni
eFootball PES 2020 ha mostrato con questa demo diverse novità, perlopiù positive e gradite soprattutto da chi ama il brand e ne è un fan assiduo. PES 2020 si avvicina ancora una volta a quella che potrà essere una simulazione calcistica quanto più aderente alla realtà, non dimenticando di strizzare l’occhio anche al mercato, negli ultimi anni stradominato dal rivale FIFA. Se siete appassionati di PES, anche se vi fossero piaciute solo le gloriose edizioni giocate sulla mitica PlayStation 2, vi consigliamo caldamente di dare una chance a questa demo e valutarne poi l’eventuale acquisto futuro al prezzo che più vi aggrada.
Vi ricordiamo che la demo è scaricabile gratis dallo scorso 30 luglio, su PC tramite Steam, su PS4 e Xbox One, e non ha limiti di tempi di utilizzo. L’edizione completa di eFootball PES 2020 uscirà invece il prossimo 10 settembre. L’edizione fisica sarà solo la standard, oppure la Juventus Edition per il mercato italiano, con un prezzo che si aggirerà sui 70 euro. La versione standard digitale è prenotabile a 59,99 euro e la Legend con contenuti speciali a 79,99, ma con la possibilità di ricevere uno sconto del 10% qualora possediate il gioco completo di PES 2019.
Adesso tocca a voi: che ve ne pare di eFootball PES 2020 dopo aver provato la demo? Ci state facendo un pensierino per l’acquisto, oppure lo scarterete a priori? Diteci la vostra opinione, interagendo coi nostri social!