Ci ho messo quasi un mese, è stata un’avventura eccezionale, ma finalmente eccoci con la nostra recensione di Marvel’s Spider-Man 2! Il nuovo capitolo della serie di Insomniac Games ci riporta a New York, ci mette nei panni di Peter Parker e di Miles Morales, e ci porterà ad affrontare due dei villain più famosi e celebri dei fumetti dedicati all’Uomo Ragno, ossia Kraven il Cacciatore ma soprattutto Venom.
La formula adottata in questo gioco è più o meno la stessa dei predecessori, con qualche novità per quanto riguarda il gameplay ma anche la narrazione. Marvel’s Spider-Man 2 mi ha tenuto incollato allo schermo per tanti motivi, mi ha fatto emozionare, riflettere, spaventare, ma è sicuramente, ve lo dico sin da subito, la migliore esclusiva PS5 attualmente in circolazione. In questa nostra recensione cercheremo di spiegarvi tutto, ovviamente senza spoiler, e vi racconterò il mio viaggio in compagnia dei due amichevoli Spider-Man di quartiere!
New York e i suoi guai
Partiamo con un piccolo antefatto: fino a pochissimi giorni dall’uscita ero deciso a non acquistare il titolo. Sin dalla sua presentazione, con i diversi trailer, mi era sembrato che Marvel’s Spider-Man 2 non avesse davvero nulla di particolare da raccontare sotto diversi punti di vista. In primis per quanto riguarda il gameplay, che mi è parso davvero troppo simile rispetto a quello dei predecessori, ma anche la presenza di due personaggi mi aveva lasciato un po’ perplesso, per paura che il loro utilizzo fosse troppo sbilanciato o chissà cosa. L’unica cosa che mi aveva convinto era la presenza di una mappa molto più grande e ovviamente i villain.
Ebbene, dopo aver passato circa 28 ore sul titolo per arrivare ai titoli di coda, con una percentuale di completamento dell’82%, Marvel’s Spider-Man 2 ha completamente ribaltato i miei dubbi, anche se va detto che mi ha portato anche a rivedere le mie conferme. Ho adorato il gioco per il suo gameplay, che presenta comunque delle varianti piuttosto interessanti, mentre forse sono stati proprio i villain a convincermi poco nella loro resa e nella loro importanza. Su questo punto però torneremo poi.
Marvel’s Spider-Man 2 è un action adrenalinico oltre ogni misura, e in questoo secondo capitolo mi è parso che il ritmo di gioco sia stato addirittura alzato rispetto ai passati titoli. Svolazzare in giro per New York, risolvere crimini, e divertirsi nel farlo dopo pochi minuti di gioco diventa naturale quasi come respirare. Il merito è anche dell’entusiasmante tutorial, che ci catapulta a duecento all’ora nell’azione, spiegandoci i comandi base ma soprattutto facendoci capire da subito che il gioco non scherza in quanto a momenti in cui dobbiamo menare le mani e soprattutto nei metodi che ci offre per farlo.
I due Spider-Man avranno a disposizione tante abilità, gadget, ma soprattutto un enorme elenco di mosse per avere la meglio sui propri avversari, al punto tale che sarà quasi impossibile riuscire ad usarle tutte. A differenza del capitolo passato però gli sviluppatori hanno fatto una cosa molto intelligente: nel primo capitolo specialmente, potenziando il personaggio a dovere, i gadget molto spesso risultavano superflui; in questo capitolo invece vieni continuamente spinto ad usarli, perché garantiscono un enorme vantaggio tattico.
A livello di nuove meccaniche. per quanto concerne il combattimento è stata aggiunta anche la parata, che deve essere utlizzata solo per attacchi specifici che vedremo segnalati a schermo. Questa piccola variazione sul tema funziona, ma solo a tratti: nelle situazioni più caotiche, quando i nemici attaccano in gruppo, è abbastanza difficile capire quando usarla, e quindi deve essere gestita al meglio. Per quanto riguarda l’esplorazione invece abbiamo l’aggiunta delle ali di ragnatela, una sorta di vela che ci permette quindi di attraversare la città ma anche e soprattutto passare dalla zona di Manhattan al Queens o a Brooklyn attraversando l’Hudson River senza passare dai ponti. Queste contribuiscono tantissimo al ritmo elevato dell’azione.
Uno degli elementi che più mi ha convinto è proprio New York: diffidate da chi vi dice che la mappa è vuota e ci sono poche attività: vi ripeto che sono a 28 ore di gioco, sono morto massimo 5/6 volte, e non ho ancora esplorato alcune zone della Grande Mela. La città è viva, è un’entità che fa parte della trama del gioco, ed è magnifico esplorarla in tutti i modi, specie se avete la fortuna come me di essere stato nella New York reale. I luoghi di culto della città sono riprodotti in maniera esemplare, eccezion fatta per il One World Trade Center che, come nei vecchi capitoli, è sostituito dalla Avengers Tower. La presenza della zona del Queens e di Brooklyn dà ulteriore profondità a questo open world ricco di contenuti, che vi invoglierà sempre ad esplorare.
Marvel’s Spider-Man 2, per quanto comunque presenti delle novità, lascia comunque intendere che di base è un miglioramento del primo capitolo: per quanto infatti ci siano elementi diversi, per quanto si provi a sforzare nel dare all’utente qualcosa di nuovo, non riesce a scrollarsi di dosso questa sensazione di more of the same. Insomniac ha lavorato tanto per dare al pubblico qualcosa di nuovo, e ci è riuscita solamente in parte a mio modo di vedere.
Essere migliori, insieme
L’aspetto che secondo me è stato però realizzato al meglio è l’impianto narrativo di Marvel’s Spider-Man 2. Peter e Miles possono essere impiegati in misura pressoché identica, possiedono missioni specifihe da svolgere con uno dei due, e lo stesso vale per le secondarie e le attività extra: Peter ne possiede alcune esclusive, e tanto vale per Miles. Sono presenti anche altri personaggi utlizzabili, come MJ, Hailey ma soprattutto un altro personaggio che non vi dico per evitare spoiler. Queste sezioni però, a parte quella con il personaggio che non vi ho detto, fungono principalmente da riempitivi, e sono basate sullo stealth principalmente. Sono delle piccole missioni di intermezzo che però ci possono stare anche per spezzare un po’ il ritmo che altrimenti da frenetico diventerebbe nevrotico.
Insomniac ha svolto un lavoro perfetto nel dare equilibirio ai due protagonisti principali, donando loro anche due alberi abilità separati, costumi diversi, e abilità tra loro non connesse: questo aggiunge un pizzico di varietà in più. La cosa però che risulta evidente nel corso soprattutto della seconda parte della storia principale è che Miles Morales è destinato a diventare il vero protagonista della serie, come confermato dallo studio stesso pochi giorni fa, e questo si fa molto evidente man mano che si progredisce nella main quest.
Vi voglio assolutamente tranquillizzare su un elemento: la longevità del titolo. Questo ha scatenato diverse polemiche, ma vi posso garantire che il gioco vi terrà impegnati almeno una trentina di ore, se alternerete alla storia principale attività secondarie e missioni secondarie. Queste sono assolutamente consigliate, perché aggiungono veramente un qualcosa alla storia principale e non sono dei meri riempitivi. Come detto, io sono a 28 ore di gioco e ne avrò ancora un bel po’ per raggiungere il completamento del titolo.
Finora ho decantato praticamente tutte le qualità positive di questo Marvel’s Spider-Man 2, ma non vi ho parlato di quella che è indubbiamente la cosa meglio realizzata: il comparto tecnico. Marvel’s Spider-Man 2 è una gioia per occhi e orecchie. Io ho giocato in modalità Prestazioni, quindi a 60 FPS, e in tutte le mie ore di gioco non ho riscontrato un problema tecnico che sia uno, a parte due freeze in una cinematica. Il frame rate è granitico, e la qualità grafica è semplicemente disarmante. Lo stesso vale anche per il comparto audio: le musiche sono azzeccatissime, e variano a seconda dei momenti del gioco. Particolarmente evocative sono quelle del finale, dove il tono è grave e danno quel qualcosa in più all’epilogo.
Anche l’interazione con il DualSense è qualcosa di davvero spettacolare, sia perché vengono sfruttati, per alcune secondarie, i grilletti adattivi, ma anche per l’uso degli speaker audio del controller, che danno un senso di immersione totale nel gioco.
Prima di concludere però devo parlarvi anche degli aspetti negativi di Marvel’s Spider-Man 2, oltre al già citato senso di more of the same, e mi riallaccio al discorso dei villain che mi hanno convinto poco. Uno dei punti negativi del titolo è la gestione dell’IA, che molto spesso risulta davvero poco reattiva, soprattutto durante le fasi in cui andiamo ad affrontare in maniera stealth una qualche attività. Basterà attirare i nemici in un punto per fare incetta di eliminazioni da sporgenza, e molto spesso capiterà che anche facendolo sotto il naso di un altro nemico questi non se ne accorgerà e continuerà a cercarvi. ll problema è che lo farà guardando dritto davanti a sé: scusami caro nemico, ma non ti sorge il dubbio che sono Spider-Man, uso le ragnatele per volare in aria, alza sta maledetta testa e prova a vedere se sono sopra di te? Non lo faranno mai, e quindi avremo vita facile nel puntare ad eliminare i nemici dalle sporgenze.
Arriviamo quindi al discorso dei villain: i nemici principali sono praticamente quattro durante l’arco del gioco, con boss fight a due/tre barre di vita dove l’azzeramento di una barra porta ad un filmato e poi si continua a fare a schiaffi. A parte la relativa facilità di queste battaglie, dove solo quella finale ha saputo mettermi piuttosto in difficoltà, la cosa che ho apprezzato di meno è la presenza dei villain nell’avventura: è sicuramente Venom il boss principale del gioco, ma questo compare solo sul finire e con una battaglia viene eliminato. Sarebbe stato bello, dato anche il colpo di scena che lo riguarda, che avesse avuto maggior spazio. Kraven è invece un villain molto più convincente, e si avvicina molto al personaggio carismatico che è anche nei fumetti. Gli altri due boss principali invece compaiono mezza volta e il loro arco narrativo si spegne sul momento. Forse una maggiore profondità su questi personaggi avrebbe reso meglio.
In conclusione
Marvel’s Spider-Man 2 è semplicemente la migliore esclusiva PS5 attualmente sul mercato, come detto, ma si colloca di diritto nel gotha dei videogiochi dedicati ai supereroi. Dato che molti hanno fatto questo confronto, per me la nuova fatica di Insomniac a livello di resa complessiva si piazza seconda solo a Batman Arkham City per qualità generale in questo genere di titoli.
Marvel’s Spider-Man 2 è un must per i fan dell’Uomo Ragno, ma è sicuramente un titolo che possono apprezzare tutti, sia per la sua difficoltà non eccessiva, ma anche per tutto il pacchetto di contenuti che offre. E anche se lascia questa sensazione di già visto, alla fine poco importa, perché è veramente un titolo spettacolare, divertente, e che si lascia giocare con piacere.
Marvel’s Spider-Man 2 è una esclusiva PS5.