The London Heist era solo l’inizio. Blood & Truth è la naturale evoluzione della strepitosa esperienza inserita in PlayStation VR Worlds, riproponendo l’ambientazione criminale, gli scontri a fuoco, la fuga ad alta velocità e l’intensa scena dell’interrogatorio, toccando nuove vette in termini di azione e adrenalina.
Dal suo lancio nel 2016, PlayStation VR ha avuto diverse esclusive di altissima qualità, come Astro Bot: Rescue Mission e Tetris Effect. Tuttavia, PSVR non è ricresciuta nell’intento di proporre un vero e proprio blockbuster, una killer application sulla falsa riga di Uncharted, un titolo che sia in grado di far avvicinare il grande pubblico verso la VR. Sony ha deciso di puntare su London Studio ed al loro ambizioso titolo Blood and Truth, un thriller gangster ambientato a Londra che trasforma il giocatore in un eroe di un film d’azione hollywoodiano.
Lo studio con sede a Soho ha una storia davvero particolare ed unica per essere nella “cerchia” degli sviluppatori dei Worldwide Studios di Sony, e non solo perché ha il privilegio di trovarsi vicino alla sede principale di PlayStation.
Inizialmente, nel 1993, il team era formato quasi esclusivamente da neo-laureati con quasi nessuna esperienza nel settore dello sviluppo videoludico. Era ancora un team piccolo ed inesperto quando Tara Saunders, ora a capo dello studio, iniziò la sua carriera come animatrice junior lavorando ad un titolo molto simile a GTA ma ambientato a Londra: The Getaway, per PlayStation 2.
Da The Getaway in poi, London Studio ha costruito un patrimonio di tecnologie emergenti e pionieristiche, avendo un ruolo nello sviluppo di hardware particolari e di giochi innovativi. Ricordiamo sicuramente EyeToy, una webcam che ha trasformava essenzialmente le persone nel controller, Singstar che è riuscito a rendere il karaoke un’esperienza competitiva per le feste, e Wonderbook che combinava tecnologie di Realtà Aumentata con i controlli di movimento PlayStation Move, controller utilizzati per ricreare letteralmente la magia.
È stata quindi una naturale evoluzione, per London Studio, quella di essere coinvolto nei piani per la VR di PlayStation fin da subito, sviluppando il motore interno LSSDK per il rendering VR e creando una raccolta di demo successivamente inserite in uno dei titoli di lancio per la periferica: PlayStation VR Worlds. Visto il successo in particolare della demo di The London Heist, lo studio ha deciso di proporre un titolo completo che si ricalcasse ed ampliasse quel loro lavoro.
In sostanza, Blood and Truth è la quintessenza del lavoro dello studio, un titolo che racchiude tutto quello che si potrebbe sperare da un gioco d’azione in VR.
Invece di un avatar muto e disincarnato, impersonerete l’agente delle Forze Speciali Ryan Marks, ritornato a casa per difendere la sua famiglia (e le loro attività non tanto legali) da un boss criminale. Se pensate a The London Heist come a un cortometraggio, Blood and Truth è un film completo e ricco dell’azione esplosiva come vi aspettereste, ma più lungo e dettagliato. La trama del gioco non è la più originale del genere, ma riesce perfettamente a creare situazioni sempre al limite in cui dovrete destreggiarvi con un’arma in una mano e con kit da scasso nell’altra.
Il vero cuore pulsante dell’esperienza di gioco è il suo fantastico gameplay, che restituisce un grado di immersione senza pari con il visore di Sony. Il titolo può essere giocato sia con un controller PS4 che tramite l’utilizzo di due PlayStation Move, anche se i controller di movimento di Sony sono praticamente indispensabili per avere un’esperienza completa ed appagante.
Uno dei problemi principali della VR è sempre stato il movimento e la locomozione del protagonista. Infatti, la maggior parte degli sviluppatori sceglie di evitare del tutto il movimento o di utilizzare il cosiddetto teletrasporto. Essendo un titolo di stampo realistico, gli sviluppatori hanno saggiamente scartato quelle ipotesi offrendo un titolo su rotaie, in cui ci si può muovere in punti stabiliti. Il tutto viene eseguito in maniera semplice ed immediata, ed infatti questi “nodi” sono segnalati a schermo da un’icona così da renderli ben visibili.
Basterà poi spostare la testa in quella direzione e premere il pulsante centrale di uno dei due Move per muoversi in quel determinato punto. I movimenti quindi non saranno effettuati tramite teletrasporto, così da permettere al giocatore di continuare a sparare per trovare una nuova copertura. C’è la possibilità, inoltre, di spostarsi in altre postazioni vicine a noi tramite la pressione dei tasti triangolo e quadrato sui controller di movimento (un pulsante fa spostare a sinistra e l’altro a destra). Il gioco è sicuramente su binari ben stabiliti, anche se a volte avrete la possibilità di scegliere tra un paio di strade diverse che però porteranno comunque allo stesso punto finale.
Senza la necessità di “dover lottare” ed adeguarsi alla staticità dei sistemi di controllo tradizionali, l’enfasi dell’esperienza è invece spostata su ciò che il giocatore può fare con le proprie mani virtuali. La varietà di ciò che si può fare con i controller Move rende Blood and Truth un’esperienza VR ricca e coinvolgente, oltre che varia e ben ritmata.
Anche con i limiti della tecnologia VR di Sony, che riesce a seguire solo la testa del giocatore, il team si è avvalso della calibrazione dei controller Move per mappare il corpo del giocatore, in modo da avere delle fondine ai lati del bacino per le pistole, e sulla schiena per le armi più grandi come i fucili in modo da poterli raggiungere con un movimento reale, mentre le munizioni sono legate al petto.
Potrete avvertire le vibrazioni degli spari, ricaricare le armi mimando il gesto con le mani, e spingere pulsanti esattamente come nella realtà. Usando i controller Move, infatti, dovrete fisicamente impugnare un’arma e puntarla nella direzione in cui vorreste sparare come nei classi arcade da sala giochi (vi ricorda qualcosa Time Crisis?), mentre brutti ceffi salteranno fuori dalle coperture e vi spareranno contro. I nemici, come vi potreste aspettare, non hanno un’IA avanzata e si espongono scioccamente ad intervalli dalle coperture per poterci sparare. In un’epoca di giochi open world e di IA sempre più avanzati, il gameplay di Blood and Truth può sembrare poco attraente ed antiquato. Eppure funziona bene e ha senso nella realtà virtuale e, grazie all’immersività e alla fisicità del gioco, assicurano una grande dose di divertimento.
Smantellare organizzazioni criminali con stile è un passo essenziale per ogni eroe d’azione che si rispetti, così Blood and Truth è ricco di tonnellate di elementi extra che vi faranno sentire un provetto John Woo, sparando per far scivolare le scale di ferro sul fianco dei palazzi, facendo roteare la pistola intorno alle dita, e lanciando (o rispedendo al mittente) granate a mezz’aria. Potrete anche piazzare il caricatore su un tavolo e picchiarci sopra la pistola per ricaricare, oppure lanciarlo in aria e afferrarlo al volo con la vostra arma.
Ogni arma può essere impugnata in modo diverso: è possibile per esempio sparare con la pistola o una mitraglietta tenendole con una o due mani, e questo ne modifica la precisione e la velocità. Inoltre è possibile utilizzarne due contemporaneamente, beneficiando della massima potenza di fuoco – e della minima affidabilità. Ma le armi si possono manipolare anche in altri modi, e mixare alla bisogna con estrema facilità. Volete affiancare una mitraglietta alla pistola? A patto di averla con voi, basta sfilarla dalla fondina immaginaria dietro la schiena per essere pronti in un istante. Volete raddoppiare i proiettili? Infilate la pistola nella fondina sul fianco e prendete la seconda mitraglietta sempre da dietro la schiena. È possibile anche scambiarsele di mano semplicemente avvicinandole tra loro.
Tra una missione e l’altra potremo tornare nella nostra base. Qui potremo provare alcune armi da fuoco in un poligono di tiro e modificarle aggiungendo magari un silenziatore oppure a livello estetico, dipingendole. Ci sono davvero molti dettagli che riescono a ricreare perfettamente la sensazione di avere tra le mani un’arma da fuoco.
Premendo inoltre i pulsanti centrali di entrambi i controller Move potremo rallentare il tempo per qualche secondo, così da far fuori più sgherri in una volta sola. Questa abilità avrà poi bisogno di un po’ di tempo per potersi caricare, ed è molto utile quando ci sono diversi nemici a schermo.
Blood and Truth non è però solo sparatorie, e l’azione verrà inframmezzata da alcune sezioni diverse. Dovremo disattivare circuiti elettrici, mixare musica elettronica ai piatti di una discoteca, scassinare serrature, prendere il controllo di alcune telecamere e così via. Ognuna di queste azione è ricreata alla perfezione per essere fruibile in VR.
Ci sono momenti che vanno oltre il movimento classico visto prima, scene in cui dovremo usare le nostre mani virtuali per salire alcune scale, strisciare in stretti corridoi, o afferrare una sporgenza appena in tempo in un momento di caduta libera.
A parte queste sezioni, l’anima della produzione sarà comunque rappresentata dagli scontri a fuoco. A tal proposito, bisogna citare la presenza di alcune fasi in cui Blood & Truth assume integralmente la forma di uno sparatutto su binari. Ci sono, ad esempio, sequenze in cui il protagonista corre all’impazzata fra tetti e palazzi: qui il giocatore non ha il controllo del movimento, e deve solo sparare a tutti gli avversari che gli si pareranno davanti.
In altre occasioni Ryan si troverà invece a bordo di un veicolo, in scene che replicheranno lo spettacolare inseguimento già visto in London Heist, in cui potrete sparare furiosamente alle vetture che sopraggiungeranno da ogni lato. Forse è proprio in questi momenti, in cui il passo dell’avanzamento è veloce e impetuoso, che Blood & Truth dà il meglio di sé, riproponendo le sensazioni dei migliori action movie e degli hard boiled hollywoodiani.
Sicuramente non è una scelta facile seguire la strada del fotorealismo in VR. London Studio è riuscito però anche nell’intento di offrire un titolo che mostra i muscoli anche sul comparto tecnico con modelli dei personaggi (incarnazioni di attori reali) mai così realistici in VR, ambienti dal grande impatto visivo, effetti grafici superlativi ed animazioni curate. La colonna sonora accompagna alla perfezione ogni scena, e la traccia principale è davvero memorabile.
Blood & Truth offre 9 missioni principali, per un totale di circa 20 capitoli che vi richiederanno circa 7 ore per essere completati. Il gioco offre anche una buona dose di rigiocabilità grazie a vari collezionabili sparsi per la mappa di gioco, come alcuni bersagli che dovremo colpire o statuette nascoste. Una volta terminata la campagna, avremo inoltre a disposizione qualche missione sfida che sicuramente aumenta di qualche ulteriore ora la longevità del titolo.
Segnaliamo inoltre che durante la nostra prova non abbiamo riscontrato spiacevoli fenomeni dovuti al motion sickness. Inoltre, c’è la possibilità di abilitare un’opzione per aiutare le persone che soffrono maggiormente di nausea causata dai titoli VR più frenetici.
PSVR sta ottenendo risultati migliori rispetto agli altri modelli VR attualmente sul mercato, grazie al prezzo relativamente contenuto e al focus sui giochi, anche se la sua base di installazione di quattro milioni è ancora un successo modesto rispetto alle oltre 90 milioni di PS4 vendute. Blood & Truth potrebbe essere il titolo di punta per avvicinare il grande pubblico. Il titolo di London Studio è sicuramente uno dei migliori titoli del catalogo della VR di Sony, un solido sparatutto a sfondo criminale carico di azione esplosiva e momenti drammatici. Sicuramente non sarà il titolo più originale offerto finora per il PSVR ma, grazie anche ad un utilizzo superlativo dei controller Move ed un comparto tecnico di altissimo livello, Blood & Truth è senza ombra di dubbio uno di quei titoli che tutti dovrebbero provare, almeno una volta.