Sono oramai parecchi anni che a fine Agosto è il periodo in cui Codemaster decide di lanciare sul mercato la versione annuale del gioco di Formula 1 per antonomasia. Andiamo quindi a vedere insieme cosa ci aspetta da F1 2018.
Modalità e contenuti
I contenuti di questa edizione sono piuttosto classici e non prevedono novità eccezionali come è stato invece l’anno scorso con la reintroduzione della modalità carriera. Il gioco comprende tutte le vetture e i circuiti della stagione attuale di Formula Uno (a livello di circuiti ritorna Hockenheim e sparisce Sepang) oltre ovviamente ai cambi di casacca relativi ai piloti, che tuttavia sono stati piuttosto pochi: Sainz in Renault, Leclerc in Alfa Romeo/Sauber e Sirotkin in Williams al posto di Felipe Massa.
Il menu principale propone sempre la modalità carriera da spalmare su più stagioni con un pilota virtuale creato appositamente. Inoltre si potrà affiancata al campionato completo della stagione in corso usando un pilota ufficiale. A questo si aggiungono anche la gara secca configurabile secondo i consueti parametri di lunghezza, difficoltà, meteo dinamico e aiuti alla guida, una serie di prove a tempo e il multiplayer.
Tornano gli Eventi,ma quest’ anno verranno pubblicati settimanalmente da Codemasters dando ai giocatori la possibilità di competere in una scala a punteggio calcolato in base agli aiuti utilizzati e alla velocità dei nostri avversari.
Tornano anche quest’anno le vetture d’epoca che coprono un arco di tempo ancora più vasto: dall’inizio degli anni ’70 fino a qualche anno fa. Queste vetture sono utilizzabili sia durante la carriera negli eventi a invito tra una gara ufficiale e l’altra, ma anche come divertissement dalle fatiche della carriera regolare. Come per l’anno scorso, lo consideriamo un extra benvenuto, visti i nuovi ingressi di prestigio come la 312 T4 di Gilles Villeneuve e Jody Scheckter, ma è chiaro che il focus del gioco e la maggior mole di lavoro svolta è chiaramente sulle vetture della stagione in corso.
Grafica e visuali di gioco
I contenuti sono quindi rimasti praticamente gli stessi e anche dal punto di vista grafico il gioco è quasi identico a quello dell’anno scorso trattandosi di una nuova iterazione dell’EGO Engine che muove la serie fin dal 2015: si conferma un motore affidabile e duttile A parte il Paul Ricard (il circuito), splendidamente riprodotto, l’unica novità degna di nota è quella regolamentare dell’ halo ben visibile in tutte le vetture. La guida dal cockpit è diventata un problema perché l’immagine è non è quella stereoscopica che vedono i piloti, posizionandosi proprio sulla focale della lunga distanza.
Codemasters ha intelligentemente inserito un’opzione che permette di disabilitare la vista del pilone centrale e questo risolve parecchi problemi di visibilità per chi guida da cockpit,la stessa cosa è possibile farla per il rollbar eventualmente.
Cosa c’è di nuovo ?
Tenendo conto che il gioco è basato al 90% su quanto avevamo già visto la scorsa stagione, veniamo quindi alle novità che propone questa nuova versione; non sono poche e soprattutto segnano un continuo ampliamento delle caratteristiche di guida delle auto e delle feature tipiche della Formula 1 moderna.
Lo studio delle mappature è stato ulteriormente affinato quest’anno e permette di liberarsi, per i piloti migliori dotati di volante, degli aiuti nel controllo trazione dopo il giusto periodo di apprendistato.
Quest’anno l’evoluzione ha riguardato tre aree specifiche: la gestione delle gomme, la fisica delle sospensioni in relazione ai cordoli, per finire con l’introduzione del sistema di recupero dell’energia di cui nelle precedenti recensioni avevamo caldeggiato l’introduzione.
Le nuove power unit di Formula 1 sono pensate per incamerare energia dalla frenata e dal recupero del calore generato dagli scarichi: questa energia può essere accumulata nelle batterie o usata nell’immediato per ottenere la prestazione desiderata secondo un sistema molto complesso che Codemasters ha reso il più semplice possibile. Il giocatore può decidere se puntare alla prestazione o al risparmio giocando tra sei mappe di potenza richiamabili in ogni momento. Questo permette finalmente di riprodurre con buona approssimazione il lavoro che fanno i piloti in gara nel gestire l’energia a disposizione accumulandone il più possibile per alcuni giri prima di sferrare un attacco a un avversario magari congiuntamente a una zona DRS.
Stessa cosa nelle situazioni di qualifica in cui ci si può trovare nella necessità di infilare tre o quattro tornate di seguito alternando un giro veloce spremendo ogni joule possibile, a uno lento in cui si punta alla ricarica da sfruttare in quello successivo.
Questa feature riesce a far fare alla serie F1 di Codemasters il salto di qualità decisivo perché obbliga il giocatore a pensare come un pilota vero amministrando le risorse della monoposto e cambiando completamente l’approccio al ritmo di gara/qualifica. Un aspetto in precedenza limitato solo alla mappatura del carburante. La difficoltà non è solo mentale ma anche pratica: per essere veramente efficaci agli alti livelli di difficoltà, può essere necessario cambiare mappature più volte nel corso di un giro obbligando a un lavoro manuale veramente importante sul pad.
La seconda novità riguarda le gomme: viene simulata con migliore accuratezza la temperatura della gomma sia superficiale che interna. Questo significa che lunghe sbandate, burnout violenti o anche solo uno stress prolungato in condizioni di temperature estreme può portare le gomme a non essere più al top, causando allungamento della frenata o perdite di trazione
Tornano anche le interviste al termine di ogni sessione importante del weekend: i nostri commenti sulle performance della vettura possono impattare positivamente o negativamente sul morale di singoli reparti del team, alterando i tempi di consegna dei nuovi sviluppi.
Lo scopo finale è di introdurre altre variabili alle dinamiche del mercato piloti che non siano solo le nostre prestazioni. Andare fortissimo, ma mettere costantemente il team sul banco degli imputati rispondendo “GP2 Engine” nell’area interviste abbassa sicuramente il nostro appeal sul mercato
Per il resto, rimane la grande flessibilità della serie nel permettere a tutti di crearsi un’esperienza di gioco più arcade o più simulativa a seconda di come si gestiscono i controlli e gli aiuti alla guida.
Alcuni difetti ci sono anche se sembrano più essere legati a scelte degli sviluppatori dovute alla necessità di realizzare un gioco adatto a un pubblico trasversale. Con la fisica dei contatti è molto difficile rovinare la gara di una vettura controllata dalla CPU sbattendola fuori di proposito, conseguenza di una precisa scelta di game design che pensa a non dare vantaggi agli sportellatori serieali che giocano con il pad piuttosto che ai puristi della simulazione dotati di volante concentrati nell’evitare qualsiasi contatto a tutti i costi. Purtroppo questo porta ad un calo del realismo e quindi qualcuno potrebbe sicuramente storcere il naso.
Conclusioni
Nel complesso F1 2018 è buon prodotto considerando le novità annunciate da Codemasters e la già buona base da cui si partiva con i due anni precedenti. Flessibile, longevo, impegnativo anche per i puristi della simulazione disposti a lasciar correre sotto qualche aspetto. F1 2018 è ormai quasi del tutto corredato da quegli elementi di guida, gestione della vettura e dettagli regolamentari o di sviluppo che rendono appassionante una gara secca, un campionato o una carriera nella massima serie automobilistica. Consigliato l’acquisto per gli amanti dei giochi di guida e soprattutto per i fan della Formula 1
Versione provata: PS4 Pro.
[review]