Who you gonna call? Ghostbusters! Questa era una celebre frase dedicata agli Acchiappafantasmi, che è stata tra i miti dell’infanzia di molti trentenni e ultra trentenni di oggi. Il franchise dei Ghostbusters ha avuto un grande successo, soprattutto tra gli anni ’80 e ’90. Il brand era presente in film dedicati e cartoni animati, oltre a tanti gadget e merchandising. A livello videoludico gli Acchiappafantasmi hanno avuto una loro “epoca d’oro” verso la fine degli anni ’80, per tornare poi in auge nel 2009, con un videogioco uscito ai tempi per PlayStation 3, Xbox 360 e PC. In seguito sono arrivate anche versioni per PSP e Nintendo Wii e DS. A distanza di 10 anni quest’ultimo ha avuto una rimasterizzazione per le console di attuale generazione. Il 4 ottobre è infatti uscito Ghostbusters: The Video Game Remastered per PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch, adattamento curato da Saber Interactive. Abbiamo potuto provare la versione PlayStation 4 del titolo, e siamo pronti per dirvi cosa ne pensiamo, con questa recensione!
La dura vita di un Ghostbusters

Il mitico Quartier Generale dei Ghostbusters!
Nel gioco impersonerete una non meglio precisata nuova recluta dei Ghostbusters. Non potremo scegliere l’aspetto né personalizzare alcun elemento, come invece accade in molti giochi di questa generazione. Seppur questa scelta potrebbe far storcere il naso ad alcuni, il titolo farà comunque gioire i nostalgici del brand, in quanto ci catapulteremo in tutto e per tutto in quella che sarà la nostra nuova vita da Acchiappafantasmi.
Il gioco si configura come uno shooter in terza persona ma, invece di pistole e fucili, avremo il nostro zaino protonico, classico strumento dei Ghostbusters di invenzione del dr. Egon Spengler, membro più geniale dei 4. Questo zaino servirà per indebolire gli spettri prima di poterli intrappolare. Ghostbusters: The Video Game Remastered ci permette di portare avanti la carriera da Ghostbusters, in cui ci troveremo a ripercorrere gran parte della trama del film originale, ma in modalità co-op con la CPU, cioè gli altri Acchiappafantasmi. Forse sarebbe stato più bello poter giocare almeno alcune delle missioni con altri giocatori reali, ma comunque la CPU sembra difendersi bene, nonostante dovremo quasi sempre fare noi la parte del leone. Ma i nostri compagni ci daranno un buon aiuto e potremo approfittare di loro per venire rianimati quando cadremo a terra.
L’inizio della carriera ci servirà da tutorial: ci ritroveremo al piano superiore del mitico edificio dei Ghostbusters, dove potremo esplorare gli ambienti, e decidere quando scendere al piano di sotto. Si verificherà subito una piccola emergenza, grazie alla quale potremo iniziare a familiarizzare coi comandi e intrappolare i nostri primi spettri. Dovremo infatti indebolirli, catturarli, continuare a sfinirli e poi lanciare una trappola – o attendere che lo faccia un nostro alleato – facendoci cadere forzatamente l’ectoplasma dentro. Tutto in pieno stile Ghostbusters, facendo gli stessi gesti visti e rivisti tra film e cartoni animati. Il divertimento non mancherà affatto in questo gioco, ma sarà anche accompagnato da battute trite e ritrite e una difficoltà talvolta elevata. Non mancheranno comunque scene e battute cult dei film, che gli amanti dei Ghostbusters sapranno cogliere.
Un gioco old-gen ma che si difende discretamente
Quando inizieremo la nostra avventura in Ghostbusters: The Video Game Remastered sarà chiaro sin da subito che ci ritroviamo davanti ad un titolo della scorsa generazione.
A inizio gioco ci sarà una dedica ad Harold Ramis, compianto attore scomparso nel 2014 e che ha recitato la parte di Egon nel film originale. Dedica dovuta, in quanto il videogioco riprende le fattezze degli attori, insieme alle loro voci, come sottolineato nei riconoscimenti. Il fattore nostalgia si manifesta quindi fortissimo in questo gioco, portandoci nel quartier generale degli Acchiappafantasmi, insieme ai tanti elementi distintivi della serie. Non mancheranno la macchina Ecto-1, gli zaini protonici di cui vi parlavamo prima, Slimer, il simpatico fantasma melmoso verde e Goser, l’ectoplasma che assume la forma di un Marshmallow gigante per terrorizzare la città e che affronteremo già nelle prime ore di gioco.
Non sappiamo dirvi se davvero si sentisse il bisogno di una remastered di questo titolo ma fatto sta che ripropone comunque un gameplay piuttosto attuale, un brand amatissimo soprattutto dai videogiocatori non giovanissimi e un prezzo non esagerato. Infatti Ghostbusters: The Video Game Remastered viene proposto ad una cifra compresa tra i 35 e i 40 euro. Manca il comparto online, che con qualche buona idea avrebbe potuto rendere maggiormente appetibile il gioco. Pensiamo in particolare al fatto che essendo un gioco riadattato da Saber Interactive, gli stessi di World War Z, avrebbe potuto proporre una modalità multiplayer da urlo. Un vero peccato quindi non poter arruolare altri novelli Ghostbusters per andare in cerca di spettri.
Conclusioni
Ghostbusters: The Video Game Remastered è uno shooter un po’ particolare. Vi permetterà di impersonare un improbabile quinto Acchiappafantasmi e di farvi strada tra spettri ed ectoplasmi nella New York del 1991. Consigliabile se cercate una manciata di ore di divertimento in compagnia di personaggi amati e di un brand storico. Se invece amate giocare online, purtroppo il gioco non fa per voi, in quanto non c’è alcuna possibilità di multiplayer. Potrete giocare soltanto la carriera in modalità Co-op con la CPU. Il “nuovo” gioco dei Ghostbusters si difende comunque bene, con un prezzo non eccessivo e la possibilità di giocarlo praticamente ovunque, inclusa la modalità portatile di Nintendo Switch.