Mostrare un gioco horror durante la Gamescom 2019 non è stato per nulla semplice. C’erano persone ovunque (anche nell’area prettamente dedicata alla Stampa) che creavano un rumore di sottofondo non da poco che rendeva difficile immergersi completamente nel titolo che veniva mostrato. Nonostante questo inconveniente devo dire che Remothered: Broken Porcelain dello studio italiano Stormind Games (scritto e diretto da Chris Darril) è riuscito a sorprendermi.
Come il primo capitolo della saga (di cui potete leggere la nostra recensione seguendo questo link) si tratta di un horror atipico, un videogioco che vuole creare tensione a livello psicologico, senza utilizzare in maniera massiccia i jump scares.
Parliamo ora della trama, il titolo (a detta degli sviluppatori) non è né un sequel né un prequel diretto di Remothered, anche se non mancheranno dei richiami e chicche per i fan del primo capitolo. Il gioco è ambientato nell’ Ashmann Inn, un hotel che ricorda molto quello visto in Shining. Gli sviluppatori hanno dichiarato di essersi ispirati a molti horror cinematografici, tra cui anche il capolavoro cinematografico di Kubrick e letterario di Stephen King. La versione mostrata (perchè sì, abbiamo visto il gioco in azione) era un pre-alpha che includeva qualche piccolo bug che però non hanno inficiato il mio pensiero globale sul titolo, molto positivo. Le traccie audio, lente ed angoscianti, in combinazione con gli stretti corridori dell’hotel mi hanno letteralmente catapultato nel gioco. C’è chiaramente qualcosa di completamente sbagliato nell’ Ashmann Inn ed il nostro compito sarà quello di capire quello che sta realmente succedendo in quella magione. Ovviamente non sarà un compito semplice per la nostra protagonista.
La presentazione della Gamescom ha mostrato Jennifer, la nuova protagonista, mentre cercava la chiave per aprire una stanza (numero 237, vi ricorda qualcosa?) dell’ hotel. Durante la ricerca Jennifer si è imbattuta in uno dei primi boss del gioco. Pare infatti che la custode abbia in suo possesso le chiavi e sembra proprio che non le piace la nostra compagnia. Per chi ha giocato già a Remothered saprà per certo che non è mai una scelta saggia attaccare a viso aperto i nemici, sarebbe troppo semplice. Superando la paura iniziale, dovremo nasconderci e sperare in un’occasione migliore. Ne è conseguita una sessione al cardiopalma, contraddistinta da attacchi alle spalle, nascondini e qualche sorpresa, il tutto condito da un IA nemica davvero ben realizzata.
La non prevedibile IA è stata la vera protagonista della presentazione, dato che nemmeno gli sviluppatori potevano predire con esattezza il comportamento del nemico. Una volta che il nemico vi ha individuati dovrete scappare il più velocemente possibile, trovando un nascondiglio. Nella prova a cui ho assistito Jennifer si è nascosta dentro un armadio e si è accovacciata dietro alla scrivania della custode. Trovare un posto dove non farsi trovare non è così semplice dato che il nemico vi cercherà senza sosta. L’ IA quindi si è dimostrato davvero il fiore all’occhiello della presentazione, davvero intelligente e imprevedibile.
Con un po’ di coraggio ed aspettando il momento giusto la nostra protagonista può stendere il nemico se riesce a colpirlo per tre volte durante lo scontro. Jennifer invece è molto più vulnerabile, un movimento o una mossa sbagliata equivale quasi sempre ad un game over. Dopo aver avuto la meglio sulla custode ed una volta ottenuto le chiavi siamo stati in grado di aprire quell’iconica stanza dell’albergo. Entrare nella camera però ha portato ad un cliffhanger inaspettato ed alla fine della presentazione del titolo.
Nei pochi minuti di gameplay mostrati si è visto subito l’enorme attenzione sul lato psicologico dell’horror, atto a creare una vera e propria sensazione di ansia e tensione costante nel giocatore. A livello tecnico non mi posso esprimere più di tanto dato che il PC a disposizione degli sviluppatori alla fiera di Colonia non era così recente e dava problemi sia a livello visivo che con qualche calo di frame.
Remothered: Broken Porcelain si è confermato di essere un gioco horror diverso, in grado di portare una ventata di aria fresca al genere. Non è semplicemente riempito di jump scares ma è ricco di oscuri segreti da scovare pian piano, con la perenne ed ansiogena presenza di qualche terribile avversario. Remothered è stato uno dei più brillanti videogiochi a tema horror degli ultimi anni e non vedo l’ora di giocare a questo secondo capitolo.