Tra le novità presentate alla Gamescom di quest’anno possiamo trovare anche un nuovo progetto targato SEGA, in sviluppo presso Amplitude Studios: Humankind. Nel corso della Opening Night è stato mostrato un breve trailer di annuncio, che poco chiariva sulle meccaniche del gioco. Tuttavia abbiamo potuto assistere ad una presentazione a porte chiuse con gli sviluppatori e vi raccontiamo quindi tutto quello che ci hanno mostrato, compreso del gameplay ancora in fase pre-alpha.
Humankind, come avrete certamente intuito dal trailer viste le diverse similitudini con Civilization, è uno strategico/gestionale che vi porterà ad attraversare i momenti più importanti della storia dell’umanità. La struttura di gioco è davvero molto simile ai titoli di Sid Meier, così come a molti altri esponenti del genere. La partita si svolgerà quindi a turni e il giocatore partirà nella mappa con un primo gruppo di antenati, che inizieranno ad esplorare e prendere possesso del territorio per poi fondare una prima città e proseguire nella propria evoluzione culturale, tecnologica e militare.
Il giocatore avrà a disposizione quindi diverse civiltà tra cui scegliere, ognuna corrispondente alla specifica Era a cui si fa riferimento. Ad esempio nella prima Era, l’Età del Bronzo, potremo quindi scegliere tra la civiltà egizia, i Micenei, gli Ittiti, i Babilonesi e così via. Ognuno di questi popoli, oltre ad avere delle caratteristiche di desing ben precise, presenta anche dei vantaggi specifici, che siano relativi ad un bonus per la costruzione, all’aspetto militare oppure economico o culturale. Tutti elementi molto importanti per costruire una solida civiltà che sopravviva attraverso i secoli. In ogni caso, a prescindere dalla prima civiltà che sceglieremo, non avremo nessun tipo di limitazione nell’evoluzione successiva, che presenterà almeno un altra decina di scelte disponibili, ognuna delle quali con un bonus specifico e le sue città caratteristiche (se partirete con gli Egizi ad esempio, fonderete la città di Memphis, come potete vedere nello screenshot di seguito).
Da quello che abbiamo visto, ogni civiltà risulta essere caratterizzata in maniera molto dettagliata, soprattutto esteticamente: sia quindi gli abitanti che gli edifici, così come le unità di combattimento, risulteranno essere unici e specifici, per poi eventualmente cambiare nel caso si decidesse di cambiare civiltà. Perché in Humankind potrete anche decidere di portare avanti una singola civiltà per tutta una partita, per guadagnare in fama. Infatti una delle cose che hanno voluto sottolineare gli sviluppatori è il fatto che la vittoria non dipenderà da un singolo parametro, come la potenza militare o quella economica, ma dalla fama che la vostra civiltà avrà acquisito nel corso dei secoli: quest’ultima quindi dipende da tutte le caratteristiche prese insieme, le tecnologie, la cultura, le conquiste militari, l’economia. Anche se vi doveste trovare decimati al termine della partita, con magari solo un piccolo insediamento rimasto, non è detto che non possiate vincere, perché verranno prese in considerazione tutte le vostre azioni.
Ci sarà un focus molto importante sullo sviluppo della città, che potrà essere estesa potenzialmente all’infinito, con nuovi distretti dedicati ad una attività specifica. Inoltre è stato sottolineato che non sarà necessario fondare tante città minori, ognuna delle quali necessita la propria gestione. Per controllare infatti i terreni adiacenti ed espandere la propria influenza, basterà costruire un avamposto, collegandolo alla nostra capitale. Ovviamente, proseguendo nelle ere, avrete la necessità di fondare altre città, ma non vi troverete con decine di luoghi da gestire, come può capitare in altri strategici.
Anche le mappe saranno variabili e soprattutto personalizzabili, anche se non abbiamo potuto vedere molto al riguardo. Tuttavia sarà posta certamente molta attenzione alle variazioni di terreno e altitudine, sia in relazione alle risorse sia al vantaggio tattico. La dimostrazione di gameplay è stata effettuata su una mappa costruita in modo realistico per rispecchiare l’Europa moderna, con addirittura la comparsa del Vesuvio. Non si è nemmeno approfondito il lato combattimento, visto che la build non era costruita per mostrarlo. Ci hanno riferito infatti che stanno ancora studiando come definire in modo preciso i rapporti di forza tra le varie unità militari.
Possiamo dirvi che effettivamente il titolo rimanda tantissimo ad altri esponenti del genere, nello specifico il già citato Civilization. Quindi uno strategico a turni basato sull’esplorazione della mappa, le risorse e la crescita della propria civiltà, in mezzo ad altre. Per questo motivi siamo un pochino scettici sull’effettiva novità che questo prodotto potrà portare sul mercato. Anche se l’idea di plasmare la propria civiltà, scegliendo a piacimento quale cambiare può essere interessante, non sembra che le scelte avranno un impatto poi così importante, se non a livello di bonus di risorse.
Per quanto l’attenzione ai dettagli e la possibilità di variare tra civiltà ben definite e specifiche ci sembrino possibilmente interessanti, il discrimine andrà fatto più avanti quando si avranno a disposizione più informazioni soprattutto sulle interazioni diplomatiche e militari.
Humankind è previsto in uscita per il 2020 su PC e Mac.