505 Games e Lab Zero hanno portato sul mercato Indivisible, titolo molto difficile da categorizzare all’interno di un solo genere ma pieno di carattere, buona narrazione e stile da vendere. Andiamo ad analizzarlo in questa recensione.
Un viaggio di vendetta in un mondo colorato
La protagonista di questo titolo è Ajna, sedicenne che abita in un villaggio di campagna, dedita al combattimento e all’allenamento imposto da suo padre, il capo dello stesso villaggio. La sua vita viene completamente stravolta quando l’esercito di Ravannavar invade il villaggio mettendolo letteralmente a ferro e fuoco. Questo avvenimento porta via ad Ajna due elementi fondamentali della propria vita: il padre (ferito mortalmente durante l’attacco al villaggio) e la propria casa (alla quale la protagonista è molto legata).
Questi tragici avvenimenti portano Ajna a partire alla ricerca di vendetta nei confronti di Ravannavar e del suo esercito. In questo viaggio scoprirà la particolarità e l’efficacia dei suoi poteri psichici: riesce ad assorbire dentro la sua mente le persone. Infatti, quando durante il suo viaggio incontrerà altri disposti ad aiutarla o bisognosi di aiuto, riusicrà di fatto a “farle entrare” nella sua testa e portarle con sé nel viaggio, “facendole uscire” nel momento del bisogno.
La narrazione di Indivisible è davvero ben curata e la storia, seppur non originalissima, è piacevole e ben strutturata. I personaggi sono ottimamente caratterizzati e difficilmente vi scorderete di loro e delle loro peculiarità; questo vi porterà a voler avanzare nella trama per scoprire tutti i risolti della storia e l’evoluzione dei vari personaggi.
Platform, turni e combo
Indivisible si distingue dal resto dei titoli sul mercato per il fatto che è davvero molto difficile inserirlo in un genere specifico: l’esplorazione è quella tipica di un metroidvania, il combattimento è a turni ma le azioni del party sono gestite con un sistema di combo particolare che descriveremo qui di seguito.
Il party in Indivisible è, quasi sempre, composto da 4 personaggi (Ajna può esserci o no, a seconda della squadra che deciderete di adottare) in formazione romboidale, in cui ad ogni personaggio è assegnato un tasto: al vertice basso del rombo viene assegnato il tasto A/X, al vertice alto invece Y/Triangolo, sinistra X/Quadrato e destra ovviamente B/Cerchio.
Questa associazione di tasti per i membri del party serve principalmente per far compiere le azioni in combattimento ai relativi personaggi. Il tasto si usa indiscriminatamente sia per l’attacco sia per la difesa. Se siete nel turno d’attacco userete i tasti combinati alle frecce direzionali per concatenare gli attacchi del party e causare il maggior numero di danni ai vostri nemici; se siete in fase difensiva invece dovrete sempre usare i tasti associati ai personaggi ma dovrete utilizzarli per parare i colpi avversari e, per avere un bonus diminuzione dei danni subiti, dovrete premerli al momento giusto.
Esiste anche una barra di concentrazione che vi permetterà diverse azioni: una volta riempita potrete utilizzarla principalmente in due modi: in maniera offensiva abbinandola ad uno dei tasti dei personaggi, permettendogli quindi di scatenare il loro vero potenziale con una super mossa, oppure in maniera difensiva, permettendovi di parare contemporaneamente con tutti e quattro i membri del party – azione fondamentale quando i boss cercheranno di attaccarvi con devastanti mosse con danno ad area. Proseguendo nel gioco troverete e riceverete potenziamenti sia del numero delle combo possibili in attacco, sia dell’efficacia della difesa e quindi le tattiche per affrontare i combattimenti saranno sempre più diversificate progredendo nell’avventura.
Se non sarete all’interno di un combattimento dovrete esplorare i vari mondi che Ajna ed i suoi amici visiteranno. Indivisible nella sua parte esplorativa si presenta come un metroidvania, sia nelle modalità di spostamento sia nella difficoltà. Vi troverete ad affrontare dungeon complicati ed enigmi da risolvere che vi porteranno a concatenare le varie abilità di Ajna per superare indenni determinate zone. I combattimenti, escluse le boss battle che sono gestite in maniera differente, partiranno quando verrete letteralmente a contatto con un nemico durante l’esplorazione ed il combat si svolgerà sul posto; una volta terminato potrete ricominciare l’esplorazione della mappa. Le boss battle invece giocano sulle due fasi e alternano fasi di combattimento a fasi di esplorazione, spesso legate alla fuga del boss e alla conseguente rincorsa tra mille difficoltà ed ostacoli. Un gameplay vario ed in parte tecnico fanno quindi da sfondo a questa storia di vendetta e poteri psichici che porterà Ajna a scoprire le sue origini.
Uno stile degno di nota
Una delle particolarità di Indivisible è proprio il lato artistico. Tutti i personaggi, le animazioni e gli scenari sono disegnati a mano. Un tratto di disegno che ricorda vagamente The Secret of Blue Water (comunemente conosciuto in Italia come Nadia – Il mistero della pietra azzurra), perla dello studio Gainax con la regia di Hideaki Anno – produttore di Neon Genesis Evangelion. Il frame rate del gioco è stabile e permette un’esplorazione fluida e piacevole all’occhio. La colonna sonora è davvero molto ben curata ed adatta ad ogni situazione. Il comparto tecnico di questo titolo è davvero degno di lode ed apprezzabile dai fan del genere.
Conclusioni
Indivisible è un titolo molto interessante, magari a un primo impatto potrà sembrare semplice, ma la curva di difficoltà si impenna dopo poche ore di gioco rendendo interessanti sia le fasi di platforming estremo sia le fasi di combattimento. La trama è ottimamente gestita, senza pretese hollywoodiane, ma comunque godibile. Il comparto tecnico di buon livello va a chiudere il cerchio di un bel titolo prodotto da Lab Zero e distribuito da 505 Games.
Versione Provata: Xbox One X