Reverse Crawl è un titolo indie targato Nerdook Productions (composto da una sola persona) e distrubuito da Digerati, uscito nel 2015 su PC e pronto ad arrivare su PlayStation 4, Xbox One e Switch. Sull’ammiraglia Sony debutterà l’8 maggio, mentre sulla console di Microsoft e di Nintendo non prima del 10 maggio. Stiamo parlando di un gioco di ruolo tattico a turni, ma che rispetto ad un Fell Seal: Arbiter’s Mark si tratta molto meno sul serio. Andiamo a scoprire pregi e difetti di questa produzione indie.
Anche da morti si combatte
La trama di Reverse Crawl non è sicuramente il fulcro dell’esperienza, ma parte in maniera originale. Il protagonista è il Re di un vasto regno il quale, assalito dalla Regina Rossa e dal suo esercito, viene ucciso. Fortunatamente la figlia, amante di necromanzia, lo riporta in vita per cercare di riconquistare i territori perduti. In questo modo inizia la nostra avventura. Avventura che svilupperemo noi, scegliendo quale battaglia affrontare. Infatti, finita una missione ci ritroveremo a dover sceglierne un’altra fra tre; per esempio, se attaccare l’accampamento degli avversari, assaltare la prigione, o andare a recuperare un libro di magia. In questo modo la rigiocabilità del titolo si moltiplica, caratteristica approfondita anche dai diversi finali. Peccato solo per dialoghi troppo lunghi, alcuni dei quali anche simili tra loro, che non stuzzicano il giocatore, ed anzi lo invogliano quasi ad andare avanti rapidamente. Il nostro compito, comunque, sarà quello di reclutare vari eserciti (dai maghi agli zombie, passando per animali e goblin) in modo tale da poter affrontare la Regina Rossa a viso aperto, sconfiggerla, e riprenderci il reame.
Dovrebbe essere tattico, ma non ce la si fa
Come detto, Reverse Crawl dovrebbe essere un gioco di ruolo tattico a turni. In realtà non credo si possa considerare molto un gioco di ruolo ma, soprattutto, tattico. Questo perché è tutto basato su numeri invisibili. Ogni attacco avrà un corrispettivo numerico, ma sarà completamente casuale, rendendo il tutto molto più caotico di quello che dovrebbe essere. Se in Fell Seal ogni azione ha un effetto visibile sullo schermo prima che la si compia (oltre ad avere la possibilità di tornare indietro), in Reverse Crawl non è possibile sperimentare, e nulla è presente sullo schermo. Certo, noi sapremo pregi e difetti delle nostre truppe, ma potremo posizionarne solo una sul campo finchè non sarà completamente annientata (lo stesso succede anche per i nemici), e la scelta verrà effettuata tra massimo 6 possibilità, anche se noi dovessimo aver ottenuto 10 o 12 diversi aiuti. Un attacco potrebbe essere critico o meno, ma non lo sapremo finchè non attaccheremo. Una scelta alquanto discutibile, se il gioco lo si vuole definire “di ruolo” e “strategico”.
Fortunatamente la difficoltà è stata ben bilanciata, quindi anche con la sola forza della fortuna potremo vincere intere battaglie. Una volta ottenuta la vittoria dovremo decidere quale potenziamento acquisire tra tre: questi possono variare tra abilità nuove, skill per specifiche truppe, e miglioramenti passivi per i nostri minion. Dopodiché, otterremo anche punti Esperienza da poter utilizzare per sbloccare nuovi potenziamenti. Il titolo non risulta ben convertito per essere giocato con un pad, ed infatti credo che il suo luogo ideale sia la Switch (sperando abbiano implementato l’utilizzo del touchscreen).
Sembra di giocare ad un mobile game
Dal punto di vista tecnico, Reverse Crawl è un pugno in faccia. Nel 2019, vedere su PlayStation 4 Pro un titolo del genere è vergognoso. Posso capire che il gioco sia stato realizzato da una sola persona, ma sembra di vedere un gioco mobile di 10 anni fa. Va bene che su PC è uscito nel 2015, ma sono passati 4 anni e si poteva fare molto di più. L’interfaccia è scomoda e scarna, ed animazioni quasi inesistenti e modelli banali sono solo la punta dell’iceberg. Tra l’altro non è nemmeno stato tradotto in italiano (anche se l’inglese utilizzato è molto semplice). Le musiche, invece, sono incredibilmente azzeccate e belle da sentire.
In conclusione, Reverse Crawl non è un titolo che posso consigliare a cuore aperto, soprattutto per gli utenti Xbox One e PlayStation 4. Se su PC e – speriamo – Switch il gioco può anche risultare divertente, su console fisse con il pad non si può dire lo stesso. Una trama originale ma mal raccontata, un gameplay che dovrebbe essere di ruolo e strategico ma che in fin dei conti non lo è, e un comparto tecnico vecchio di almeno 10 anni, rendono Reverse Crawl un titolo non proprio consigliabile. Magari a qualcuno può risultare interessante, ma personalmente non lo trovo degno di essere presente sugli store digitali.