Il picchiaduro Dead or Alive di Koei Tecmo è arrivato al sesto capitolo, sviluppato da Team Ninja. In quest’ultimo fine settimana prima dell’uscita è stata data l’opportunità di provare un’ultima volta il titolo, con una Demo Deluxe. Si è trattato di un’Open Beta di DoA 6, la seconda (la prima si era tenuta a metà gennaio), che è rimasta attiva fino a poche ore fa. Abbiamo provato anche questa seconda beta su PlayStation 4 Pro. Vi sveliamo i contenuti e alcune nostre impressioni.
DoA 6 – Cosa conteneva la Deluxe Demo
Come da prassi, trattandosi di una demo i contenuti erano piuttosto limitati, infatti era un assaggio di ciò che sarà il gioco finale. In questa demo era possibile vedere il prologo della modalità Storia, con 3 filmati e appena un combattimento. La Storia sembra intrecciarsi con le vicende dei vari combattenti, di cui tra i protagonisti figurano Kasumi, Helena, Ayane e Hayate, fratello di Kasumi. Il roster di combattenti presenti in questa demo e nella versione finale, al netto di future aggiunte tramite DLC, è di 24 personaggi. Ognuno col suo stile, le sue tecniche, le sue vicende. Inoltre in questa demo per ogni personaggio aveva mediamente 5 costumi tra cui selezionare. Molti altri saranno sbloccabili man mano che proseguiremo la storia, oppure ad ogni livello che miglioreremo nella modalità online. Alcuni costumi aggiuntivi sono previsti sin da subito per chi sceglierà la Deluxe Edition del gioco.
Ciò su cui si è focalizzata quest’ultima Open Beta era la modalità online. Era infatti possibile sfidare avversari online, scegliendo dall’ampio roster, ma con un’arena casuale. La cosa particolare era che alla fine di ogni matchmaking era permesso di scegliere se accettare o meno lo sfidante, del quale veniva descritto la qualità della connessione. In caso non ci aggradasse, era possibile continuare a cercare ancora. Su questo c’è da dire che mediamente in 1 scontro su 3 si incontrava un avversario con una connessione di bassa qualità, e durante gli scontri si poteva notare un lag abbastanza evidente. È ovvio che non si può dare la colpa a Tecmo, perché come sappiamo nel multiplayer online entrano in gioco vari fattori, tra cui le connessioni dei partecipanti. Precisiamo che la connessione con la quale abbiamo provato la demo era una 30 mega con un ping sotto i 20. È possibile comunque che quest’ultima beta sia potuta servire anche come “stress-test” per i server di Tecmo, che abbiamo ragione di credere entro il day one o pochi giorni dopo saranno maggiormente ottimizzati.
Nella Deluxe Demo era presente anche una modalità allenamento molto dettagliata, ove era possibile provare mosse e combo, e in questo caso era data la possibilità scegliere un’arena. Le arene presenti erano 14, di cui solo 8 selezionabili. Al solito di DoA le arene risultano piuttosto interattive, possono infatti essere sfruttati muri e cadute verso il basso per infliggere un danno maggiore all’avversario. Le ambientazioni risultano anche abbastanza spettacolari e piuttosto ben definite. Ci è capitato per esempio di finire addosso a uno spettatore a bordo ring che reagiva con uno spintone “restituendoci” così all’avversario di turno.
La Deluxe Demo offriva anche la possibilità di settare i comandi. L’utente ha la possibilità di scegliere tra due tipologie pre-impostate, oppure di di impostare i comandi a totale piacimento. Tutto ciò tenendo presente che per muovere il personaggio durante i combattimenti si potrà utilizzare indistintamente lo stick analogico oppure la crocetta, che personalmente preferisco sempre nei picchiaduro. In DoA ogni singolo cambio di direzione, anche durante le combo, determinerà possibilità diverse.
I combattimenti
Dal punto di vista del gameplay Dead or Alive 6 è molto piacevole da giocare, soprattutto se amate i picchiaduro e in particolare questa IP. Durante i caricamenti, prima di entrare in arena, il gioco ci metterà di fronte alcune schermate con tutorial molto ben fatti. Inoltre le mosse sono tutte visibili all’interno del menù di pausa. Una volta iniziato il combattimento, ci renderemo conto di essere davanti a un prodotto molto ben realizzato sia a livello tecnico che grafico. Come già detto, ogni singolo personaggio dell’ampio roster avrà un suo stile, con annesse mosse e contromosse. I combattimenti in genere risultano abbastanza veloci, degno di nota è il fatto che non si notano compenetrazioni poligonali. Inoltre non sono stati riscontrati freeze o cali di frame rate, il gioco risulta sempre fluido anche sotto questo aspetto.
Durante i combattimenti di DoA 6 è di fondamentale importanza essere sempre attenti, infatti potremmo trovarci in pochi secondi a subire combo devastanti dall’avversario, che però sarà quasi sempre possibile deviare, o reagire con una contromossa, cioè schivare e restituire il colpo allo stesso tempo. Ma ciò richiederà molta attenzione e capacità di reazione, che, inutile dirlo, si acquisiranno con la pratica. Inoltre durante i combattimenti vedremo i volti dei contendenti sfigurarsi man mano che subiranno colpi, e gli abiti indossati stracciarsi, senza mai esagerare ovviamente. Questo aggiunge una bella dose di realismo al titolo, niente di meno di quello che ci aspetteremmo dalla serie di Koei Tecmo.
Le nostre impressioni
Dead or Alive 6 sembra presentarsi davvero bene, molto curato sia nel comparto grafico sia in quello tecnico. Con il sesto capitolo, che arriva a distanza di 23 anni dal primo, la serie vorrebbe assestarsi tra i migliori picchiaduro degli ultimi anni, nonostante si vada a contrapporre nel genere a prodotti di assoluta qualità come Soul Calibur, Tekken, Super Smash Bros. e Dragon Ball FighterZ, per non parlare del prossimo Mortal Kombat, in uscita ad Aprile. Riuscirà l’ultimo prodotto di Koei Tecmo e Team Ninja a insidiare, e magari superare, concorrenti così scomodi? Lo vedremo, appuntamento al 1° marzo, data di uscita di Dead or Alive 6 su PC, PS4 e Xbox One.