Con Forza Motorsport 7 siamo giunti al secondo appuntamento con le recensioni di drive games, così tanto attesi dagli amanti di questo genere in questo autunno fittissimo di release. Dopo aver recensito Project Cars 2, questa è la volta del lavoro dei Turn 10. Ricordiamo a tutti che il gioco, al momento, è un’esclusiva XBOX ONE e, così come esplicitamente riportato sulla confezione, prevederà migliorie specifiche per l’imminente XBOX ONE X – Project Scorpio.
Nel giorno del Day One, il 29 settembre 2017, abbiamo avuto l’opportunità di testare alla Milan Games Week la demo giocabile di Forza Motorsport 7 su XBOX ONE X (ovviamente collegato ad un TV 4K) e l’esperienza è stata davvero appagante. Attendiamo tuttavia il 7 novembre, giorno di uscita della suddetta console, per parlarvi approfonditamente delle differenze di resa grafica sui due hardware. In questa recensione ci limiteremo a descrivere la nostra esperienza sulla XBOX ONE “classica”.
Macchina che vince non si cambia…
Due elementi caratteristici della serie, scrupolosamente mantenuti, sono la possibilità di “rewind” ed i Drivatar. Per chi non conoscesse questi ultimi, con tale neologismo si intende una sorta di alter ego digitale, con il vostro stesso stile di guida, che gareggerà come A.I. nelle competizioni fatte da tutti gli altri possessori del gioco in giro per il pianeta. Driver – Avatar, per l’appunto. Ovviamente i crediti che questi guadagnerà, andranno a finire sul vostro saldo: soldi senza far nulla o quasi. Il rewind è invece una feature, non esclusiva della serie Forza Motorsport, che rappresenta l’opportunità di poter, nelle modalità single player, riavvolgere un tratto di pista percorsa. Inutile aggiungere che tale funzione è utilizzata per riparare alle imperizie e collisioni più gravi! Il prezzo da pagare sarà una proporzionale decurtazione del premio in crediti a fine gara.
Ancora presente, infine, il meccanismo delle Casse Premio. Acquistabili , ottenibili in seguito a meriti o attraverso DLC, possono contenere vetture, equipaggiamento, stemmi e carte modifica. Queste ultime, permanenti o consumabili, garantiranno a seconda dei casi incrementi prestazionali, maggiori vincite soddisfacendo determinate condizioni o agevolarvi in specifiche situazioni. Onestamente tutto questo meccanismo stile “gratta e vinci” sembra il solito modo un po’ subdolo di far consumare crediti.
…o no?
Negli ultimi capitoli di Forza Motrosport, il sodalizio con la nota serie TV Top Gear è sempre stato onnipresente e molto sfruttato, invece, in quest’ultima versione, è totalmente scomparso. Pur apprezzando i conduttori della versione inglese in TV, la loro trasposizione nel videogioco è spesso sembrata scialba. Quasi immancabilmente i loro commenti apparivano del tutto banali ed auto(non poteva essere altrimenti!)referenziali. Beh, sono totalmente scomparsi e con loro le sfide con il misterioso pilota Stig. Perdite trascurabili per quanto appena detto ma, purtroppo, c’è da segnalare la contemporanea dipartita del doppiaggio in italiano. Un bruttissimo ed inaspettato passo indietro. La voce che vi farà da guida sarà quella di un impersonale speaker inglese. Senza osare di sognare la presenza del nostrano Guido Meda, forse forse rimpiango i tre vecchietti di Top Gear, perfettamente doppiati in italiano.
I menù sono ben costruiti: lo stile, manco a dirlo, ricorda molto da vicino l’impostazione della dashboard dell’XBOX, con schede e grandi quadratoni. La prima di queste, “home”, vi propone le voci che siete soliti utilizzare più spesso, esattamente come il corrispettivo dell’interfaccia della console.
Diamo (un po’) di numeri
Nelle opzioni è previsto un gran numero di settaggi: controlli, visuali, tipologie di guida assistita. Discreta la varietà di customizzazioni offerte al giocatore, anche se non complete e dettagliate quanto quelle di Project Cars 2. Le due modalità principali sono ovviamente la modalità carriera, qui chiamata “Forza Driver’s Cup”, e la gara veloce, denominata “Gioco Libero”. Anche nel caso in cui scegliate la seconda, contrariamente a molti altri giochi di guida, non potrete utilizzare indiscriminatamente tutti i veicoli (ve ne sono settecento!). Se non li avete a disposizione nel vostro garage in seguito a vincita o acquisto dovrete utilizzare il noleggio, i cui prezzi sono ragionevoli ma di certo non propriamente modici.
Come appena detto le macchine sono in numero elevatissimo, settecento, ed appartengono alle categorie più disparate. Solo per darvi un’idea, sono presenti persino le motrici dei camion con rimorchio, che inizierete ad usare sin da subito nella presentazione interattiva della modalità carriera.
Un sistema di 5 classi raggruppa tutti i veicoli. La specifica ripartizione è fatta sulla base di indici prestazionali, ma non solo. Anche la rarità, iconicità e particolarità vanno a determinare la categoria di appartenenza. Per poter iniziare ad acquistare vetture di una classe più elevata occorrerà aver messo nel garage un sufficiente e prestabilito (ma non dichiarato) numero di vetture del gruppo precedente. In altre parole, non potrete risparmiare come scozzesi per poi investire tutto il vostro budget nell’auto da corsa dei vostri sogni: dovrete prima scialacquare un bel po’ del vostro denaro in catorc… ehmmm, vetture meno performanti.
Senti come piove
Vera novità di Forza Motorsport 7 sono le condizioni dinamiche del meteo: piogge di tutti i tipi, da quella leggera agli acquazzoni più torrenziali. Nella modalità gioco libero è possibile configurare la variazione climatica inserendo parametri specifici per inizio, metà e fine gara. Non è però possibile gestire liberamente tutte le combinazioni: ad ora, ad esempio, non è previsto il duo pioggia e notte. In ultima analisi, intensità a parte, le uniche tre variazioni ambientali disponibili sono la pioggia, la nebbia, e la gara in notturna. Assolutamente assente l’elemento neve, persino nel noto circuito montano delle Alpi Bernesi. Va riconosciuto che il diretto concorrente Project Cars 2 offre una gamma di personalizzazioni molto più ampia, flessibile e di facile configurazione.
Tutti in pista!
I circuiti sono tutti molto curati, purtroppo, solo quello di Dubai rappresenta un completo inedito rispetto ai precedenti capitoli della serie. Onestamente, un po’ troppo poco. La varietà è comunque buona, con i grandi classici tutti quanti presenti all’appello. Primo fra tutti il nostrano circuito di Monza. Buono anche il mix tra piste cittadine di mezza fantasia ed i circuiti ufficiali.
Nota davvero stonata è il caricamento molto lungo, per non dire eterno, del circuito sul quale si intende gareggiare. Cronometro alla mano, il tempo di attesa ha a volte sfiorato il minuto e mezzo: ci auguriamo che su XBOX ONE X la situazione migliori.
La ricompensa per tutta questa attesa è una notevole pulizia grafica. Nessun bug o rallentamento, nessun effetto visivo strano tra macchina ed asfalto, tearing assolutamente assente. Splendidi gli effetti del sole che si riflette sulle carrozzerie e sul bagnato della pista: non sono appariscenti e non disturbano mentre si guida, ma sono davvero ben fatti e realistici. Eccellente, e molto credibile, il movimento delle gocce di bagnato sul parabrezza, anche in base alla forma ed alla curvatura di quest’ultimo. Durante una sterzata a sinistra, una miriade di goccioline sembrerà spostarsi verso destra e viceversa in caso di curva dalla parte opposta. Anche la rapidità con cui le stesse goccioline “risalgono” il vetro è perfettamente proporzionale alla velocità del veicolo.
Per la visuale dal cofano la resa è molto meno apprezzabile; anche a velocità sostenute le gocce di bagnato rimangono quasi ferme. Completamente assente un effetto pioggia sulle pozzanghere, che rimangono dei piatti e immobili specchi anche durante i temporali più violenti. E’ vero, a 200 Km/h non ci si fa minimamente caso, ma da fermi fa un po’ strano vedere le gocce che cadono sui finestrini e non sulla pozza in là di qualche metro.
Fisica alla guida: Galileo e Newton apprezzerebbero
Restiamo in tema pioggia parlandovi specificatamente del comportamento delle vetture su superficie bagnata. Una volta al volante, o al joypad, la sensazione di guidare sul bagnato è resa in maniera magistrale. Tutti i comportamenti del veicolo sono finemente riprodotti in funzione del mezzo stesso e dell’azione che si sta compiendo: accelerazione, frenata, sterzata. Ancor più, caratteristica invero già presente in Forza Motorsport 6, è presente la gestione volumetrica delle pozze d’acqua. Saranno solo le ruote che passano sopra ad una pozzanghera a risentire della diversa aderenza ed attrito, con conseguente eventuale acquaplaning. Al momento, una gestione così profonda e positivamente disuniforme del bagnato è presente solo nella serie Forza Motorsport e ne rappresenta, a nostro avviso, un notevole ed importantissimo vanto.
Venendo al comportamento delle vetture anche su asfalto perfettamente asciutto, il feeling è ottimo. Il vostro mezzo paleserà nel suo comportamento tutte le sollecitazioni a cui è sottoposto, inclusi sobbalzi e variazioni di carico laterali con conseguente sollecito alle sospensioni. In sintesi un comportamento “tridimensionalmente” completo e del tutto credibile in barba al luogo comune che la serie di Forza Motorsport sia poco simulativa.
Concludendo, i feedback che il giocatore riceve in risposta alla sua guida sono innumerevoli, dettagliati e davvero appaganti. Eventuali aiuti poi, minimizzano e compensano gli errori di guida commessi, ma non bloccano mai le sensazioni trasmesse al pilota che non avrà in nessun frangente la sensazione di “essere guidato” più che di guidare.
Bandiera a scacchi
Forza Motorsport 7 è un titolo che si fa amare, mette a suo agio il giocatore accompagnandolo prima e soddisfandolo poi appieno durante la sua esperienza di gioco. Un plauso alla fisica ed alla cura dei dettagli, in molti contesti giustamente preferita ad effetti visivi meramente appariscenti.
Di contro, tra gli aspetti che meno convincono, possiamo sicuramente annoverare una limitata innovazione rispetto ai precedenti capitoli e la persistenza di qualche orpello inutile. In particolar modo le carte-modifica appesantiscono, ed in parte snaturano, lo spirito di un gioco di guida. Infine, un solo nuovo circuito ci appare un numero decisamente inadeguato soprattutto in rapporto allo spropositata quantità di veicoli inseriti.
Forza Motorsport 7 è dunque un titolo che regala emozioni a non finire ma che, per delle carenze tranquillamente colmabili, difetta ancora di qualcosa per essere considerato a pieno titolo un assoluto capolavoro.
…la stucchevole, inflazionata e priva di senso espressione “esperienza di guida definitiva” la lasciamo utilizzare ben volentieri ad altri, grafici e pubblicitari in primis (vedere foto sotto).