Yoshi’s Crafted World è il neoarrivato platform di casa Nintendo. Videogiochi, Nintendo, Mario, piattaforme. Chiunque viva su questo pianeta, suggerendogli la prima parola, farebbe questa catena di associazioni. È indubbiamente vero che il mondo videoludico non è mai stato, né ancor meno mai sarà, esclusivo dominio della casa giapponese e del suo portabandiera, ma Mario rappresenta certamente il personaggio più longevo, popolare e probabilmente amato.
Un po’ di paleontologia
E Yoshi? Beh, il simpatico dinosauro verde, ora per la verità disponibile in tutti i colori, è stato affiancato all’idraulico più famoso del mondo ai tempi delle console a 16-bit. Fece infatti il suo esordio nella pietra miliare Super Mario World. Gioco tutt’ora, a distanza di decenni, fonte d’ispirazione per molti platform. Il piccolo dinosauro ebbe subito un notevole successo, forse anche per il look decisamente più giapponofilo di un idraulico italo-newyorkese. Ovviamente Nintendo colse da subito le immense potenzialità di questo personaggio, ed il papà di Mario, Miyamoto, decise di dedicargli un platform tutto suo.
Da allora Yoshi ha sempre avuto ruoli di rilievo. Solo nell’ultimo Super Mario Odyssey è stato parzialmente accantonato per far posto a Cappy, il nuovo partner di fiducia di Mario. “Sgarbo” che Nintendo ha prontamente pensato di colmare proprio con questo Yoshi’s Crafted World, probabilmente proprio per dimostrare che non ha nessuna intenzione di mandare in soffitta la sua mascotte preistorica.
Art Attack
Eccoci quindi a parlare di Yoshi’s Crafted World, nuovo titolo ed ennesimo platform che Nintendo ha sfornato per la sua console ammiraglia, la Switch. Tutti i titoli dedicati a Yoshi hanno sempre optato per uno stile grafico molto particolare e con precise caratterizzazioni. Soma distintivo è sempre stata la vicinanza al mondo dell’infanzia ed anche questo capitolo non fa eccezione. A volte i produttori si sono ispirati al disegno con i pastelli a cera, mentre questo capitolo ha invece come filo conduttore il cartone ed in generale i lavoretti che vengono fatti fare ai più piccoli per stimolare le loro capacità manuali.
Ogni elemento degli ambienti è reso in modo da sembrare costruito con materiali di recupero, come appunto cartone ma anche fogli, bottiglie, lattine, cartoncini colorati, bastoncini, piatti e bicchieri di plastica… una scelta di questo tipo ha sicuramente comportato da parte dei designer una sorta di “doppio lavoro”. Immaginare l’ambientazione di un livello è un conto. Riprogettarla in toto, dopo averla inizialmente concepita, per plasmarla in modo che sembri in tutto e per tutto costruita a mano… è tutt’altra cosa. Il risultato finale è davvero sorprendente e, volendo, ancora più magico, soprattutto agli occhi dei più piccoli. Vedere un rinoceronte è una cosa. Ma vedere lo stesso, rappresentato con del cartone e della stagnola, prendere vita, farà ancora più presa nell’immaginazione dei giocatori più giovani.
Mondo che vai, modellini che trovi
Ciascuna area, composta da tre, quattro livelli, ha immancabilmente una caratterizzazione molto precisa e perfettamente adeguata ad essere resa con questo stile grafico. Imperdibili – piccolo spoiler – le bottigliette di plastica che, ridipinte, divengono dei moduli spaziali. Piccola nota: i mondi, e le relative ambientazioni, sono davvero tanti! Ventuno per l’esattezza, più qualche sorpresa post-finale. Grandissimo lavoro da parte dei level designer. Del resto, dalla casa produttrice che ha avuto la forza ed il coraggio di credere in un progetto come quello di Nintendo Labo, la fantasia nel “creare mondi di cartone” è certamente una qualità innata.
Indiretta conseguenza, ma neanche poi molto, di tutto ciò, è l’ottenimento di un platform in 2,5D. Scelta che a nostro avviso non poteva essere migliore. Da un lato mantiene la semplificazione del 2D con tutta la sua fruibilità ed immediatezza. Dall’altra si sposa perfettamente con la realizzazione di ambienti e modellini che, di fatto e per forza di cose, sono tridimensionali. Spesso capiterà infatti di spostarsi per brevi tratti in primissimo piano o più in “campo lungo” rispetto alla visuale del giocatore. Tutto questo per rendere meno lineare lo sviluppo del livello. Strade alternative, oggetti da ricercare, bonus. Occorre del resto precisare che il nostro simpatico Yoshi ha la facoltà di lanciare uova non solo attorno a sé, ma anche in direzione del fondale oppure in primo piano.
Una nota per ogni luogo
Sempre in tema di “mondi”, ognuno di essi ha una sua melodia di accompagnamento, e una colonna sonora tutta sua e perfettamente in sintonia. Purtroppo, in alcuni casi, i vari motivetti tendono a ripetersi in maniera sin troppo ricorrente, rendendoli dopo poco tempo piuttosto tediosi. Aggiungiamoci il fatto che il tema base è spesse volte riarrangiato (leggi riciclato) a seconda dell’ambientazione del livello. Stratagemma simpatico, ma il motivo resta pur sempre il medesimo. Bene gli effetti, anche se ovviamente in un gioco simile non si può andare oltre i soliti rumori legati a colpi e rimbalzi.
Dietro le quinte
Altra graditissima ed intelligente caratteristica introdotta in questo Yoshi’s Crafted World è quella, per alcuni livelli, di aver dato l’opportunità di giocarli al contrario. O meglio, alla rovescia. No, non stiamo parlando del comune stratagemma utilizzato ad esempio in moltissimi giochi di guida di proporre i medesimi circuiti in un senso di percorrenza contrario. In questi Reverse Level ci verrà spesso chiesto di recuperare degli oggetti o dei “cuccioli di Poochy” (un cane di peluche che in qualche livello ci accompagnerà nella nostra avventura). Un vero e proprio “dietro le quinte” alternativo. Nel corso di questi viaggi alla rovescia, spesse volte si noterà il cartone grezzo, o le soluzioni strutturali per mantenere in piedi questa o quella struttura. In altre parole: un’idea davvero originale, ben concepita e perfettamente calzante.
M’ama, non m’ama
Legare a doppio filo con una interdipendenza indissolubile il grinding all’avanzamento vero e proprio nel gioco. È una soluzione piuttosto in voga di questi tempi e già abbondantemente adottata in Captain Toad: Treasure Tracker con le monete o nello stesso Super Mario Odyssey con le Lune. Qui si tratta di Margherite, ma la sostanza non cambia. Per avanzare non sarà sufficiente esser dei maghi delle piattaforme, occorrerà dimostrare anche una spiccata attitudine esplorativa. Si vuole avere accesso al Mondo seguente? Bene, non solo è necessario aver completato quello precedente, ma bisognerà aver raccolto un determinato quantitativo di, appunto, Margherite.
In Yoshi’s Crafted World la ricerca di questi fiori non è delle più difficoltose. In modalità facilitata ci viene oltretutto segnalato quando si trovano “in zona”. Del resto, la loro ricerca è forse una delle attività più divertenti del gioco. Essere però di fatto obbligati a farlo rende il tutto vagamente coercitivo, limitando il senso di libertà che il giocatore potrebbe voler avere. Per completezza, aggiungiamo che Yoshi verrà premiato con una Margherita supplementare per ogni livello che riuscirà a terminare con il pieno di Cuori, raccogliendo 20 monete rosse o almeno 100 monete oro (utilizzabili anche nel distributore di costumi).
Con o senza ali?
Probabilmente, sempre a beneficio dei giovani players, più che due livelli di difficoltà, in Yoshi’s Crafted World ci vengono di fatto proposte due vere e proprie modalità di gioco distinte. Una “Classica” dove il livello di sfida è leggermente più elevato, soprattutto nei livelli finali. L’altra, la “Relax” da poter giocare in quasi completa spensieratezza, dove ci si può concentrare in misura ancora maggiore nell’esplorazione e nella contemplazione dei mondi. Nel corso dell’avventura è comunque possibile variare in qualsiasi momento ed istantaneamente la difficoltà del gioco, anche a livello in corso.
La principale, ma non unica, differenza risiede nel fatto che, nella modalità meno impegnativa, Yoshi verrà equipaggiato con un bel paio di alucce. Grazie ad esse potrà, premendo il tasto salto a tempo, rimanere in aria per un tempo indefinito. Anzi, con qualche difficoltà e sforzo riuscirà persino a salire di quota. Se vi starete domandando che senso possa avere un platform dove di fatto non si può cadere, sappiate che, seppur con la vita estremamente semplificata, dovrete comunque fare i conti con la forza di gravità! Un doppio quantitativo di uova da lancio una volta inghiottito in nemico è un’altra agevolazione, secondaria ma comunque influente.
Di tanto e di tutto
Gli stage sono decisamente lunghi e da affrontare con un andamento decisamente lento e tranquillo. Tutto il contrario di un Sonic, tanto per capirci. Questo approccio, nella stragrande maggioranza dei livelli, lo rende il gioco ideale da far giocare ai più piccoli, o perlomeno da svolgere in loro compagnia. Passeggiare per i livelli, capire il funzionamento di questa o quella piattaforma, esplorare in tutta calma, perdersi alla ricerca delle Margherite. A tal proposito, come già accennato, quando si sta giocando in modalità Relax vi verrà segnalato con una sagoma vuota quando sarete in prossimità di uno di questi fiori. Indubbiamente un eccellente modo per stimolare lo spirito d’osservazione e la logica dei videogiocatori di più tenera età.
La possibilità di giocare i livelli da parte di due giocatori in modalità cooperativa aggiunge sicuramente un’importante feature che garantisce un’ulteriore longevità. È prevista persino la possibilità che uno Yoshi possa letteralmente salire in sella al suo compagno d’avventura e si faccia trasportare.
Ma a chi vorresti far paura?
Anche per quanto riguarda le sfide con i boss di fine Mondo, Nintendo ha svolto un lavoro, come sempre, sopraffino. Se da subito si capisce che il nostro antagonista principale sarà Baby Bowser, tutti gli altri boss, uno più strampalato dell’altro, sono splendidamente rifiniti. Anche le relative sfide risultano tutte divertentissime. I pattern d’attacco presentano un’ottima originalità e si fondono perfettamente con le curate e spassose caratterizzazioni dei boss. Divertimento assicurato per grandi e piccini, non vogliamo rovinarvi il gusto della sorpresa.
Platform: passione senza età
Yoshi’s Crafted World rappresenta indubbiamente un’altra grande stella nel fitto firmamento dei platform Nintendo. Un prodotto molto longevo, curato e ricchissimo di ambientazioni e lavoro artistico. Di contro concede qualcosa in termini di originalità e varietà nel gameplay. Un acquisto comunque imprescindibile per chi vuole giocare rilassandosi, magari come “scarico” dopo qualche partita a giochi a più alta concentrazione d’adrenalina. Ugualmente, è il titolo perfetto nel caso abbiate un potenziale fruitore in tenera età.