Oggi vi parlo di una serie tv spagnola prodotta da Netflix e tuttora inedita in Italia: El Ministerio del Tiempo, che per comodità tradurremo letteralmente in italiano come Il Ministero del Tempo. Di questa serie è anche possibile provare un’esperienza VR di cui parleremo in fondo a questo articolo.
I viaggi del tempo in versione inedita
Ideata dai fratelli Pablo e Javier Olivares, la serie tratta di un’istituzione segreta situata a Madrid di cui sono a conoscenza soltanto la famiglia reale ed il governo spagnolo. Il compito del Ministero è quello di sfruttare le porte del tempo, situate in vari corridoi sotto il medesimo edificio e raggiungibili tramite una lunga scalinata, per spostarsi in varie epoche del passato ed evitare che qualche malintenzionato cerchi di modificare la storia a suo vantaggio. Chi attraversa una porta, finisce nell’epoca corrispondente sbucando ad esempio da un’altra porta, un armadio o altri passaggi simili; quasi sempre vengono accolti da un funzionario del Ministero che vive in quell’epoca, ricevendo informazioni importanti per la missione.
A capo del Ministero c’è il Sottosegretario Salvador Martì, affiancato dal fidato Ernesto Jiménez (di cui si scopriranno provenienza e diversi segreti nel corso della serie) e dalla bionda Irene Larra, capo logistica del Ministero dai dichiarati gusti omosessuali. A questi si aggiungono alcuni personaggi secondari, tra cui la simpatica ed impicciona segretaria Angustias e il celeberrimo pittore spagnolo Diego Velazquez, reclutato come disegnatore di identikit.
Per compiere le missioni, Salvador decide di formare una squadra di tre agenti: Juliàn Martinez, infermiere della Protezione Civile che ha perso la moglie qualche anno prima in un incidente stradale, che vive nel presente (2015, anno in cui inizia la serie); Amelia Folch, studentessa universitaria della Barcellona del diciannovesimo secolo e in assoluto una delle prime studentesse in Spagna, reclutata da Irene; infine Alonso de Entrerrìos, soldato del sedicesimo secolo dai modi molto cavallereschi e con un alto senso dell’onore, condannato a morte ma salvato e reclutato da Ernesto a patto che tutti, compresa sua moglie, lo credano morto. Compresi i capi del Ministero, ognuno dei protagonisti proviene da un’epoca diversa ed è libero di continuare a viverci, spostandosi liberamente tra questa ed il presente tramite le porte del tempo. Ma lo stesso Ministero non è perfetto: pur avendo accesso a molte porte ufficialmente conosciute, ne esistono molte altre sconosciute che vengono scoperte durante alcuni episodi dai protagonisti o altri personaggi, in modo casuale.
Regolamento del Ministero
Salvador spiega ai protagonisti diversi dettagli e il rigido regolamento imposto dal Ministero, nonostante sia facile intuire che tanti personaggi salteranno qualche regola nel corso della serie:
- Il mantra del Ministero è “Il tempo è quel che è”.
- Il Ministero del 2015 è l’ultimo conosciuto nella linea del tempo, e non è possibile viaggiare al futuro.
- E’ proibito a tutti, compresi i protagonisti e chiunque lavori nel Ministero, usare le porte del tempo per cambiare il passato a proprio vantaggio. Questo metterà a dura prova soprattutto Juliàn, desideroso di tornare indietro per impedire la tragica morte della moglie avvenuta tre anni prima.
- Le porte conducono soltanto nel territorio spagnolo.
- E’ vietato portare oggetti di qualsiasi tipo da un’epoca all’altra, al presente e viceversa.
- Così come il tempo scorre nel presente, scorre anche in ciascuna delle epoche collegate ad ogni porta; questo obbliga i protagonisti, in tanti episodi, ad avere il tempo contato per tornare in un’epoca prima che si verifichi un fatto negativo che potrebbe compromettere se non riscrivere del tutto la storia di Spagna.
- Chi viaggia nel passato può telefonare e messaggiare liberamente col presente tramite appositi smartphones forniti dal Ministero. Non viene mai spiegato come ciò sia possibile, ma un limite c’è: le comunicazioni sono possibili soltanto in territorio spagnolo.
- Lo stesso agente non può essere reclutato due volte.
Protagonisti e personaggi ricorrenti
Nel primo episodio, Salvador decide che Amelia Folch sarà a capo della squadra, poiché conosce benissimo la storia di Spagna ed è molto intelligente ed intuitiva. Amelia parla anche diverse lingue, cosa che aiuterà lei e la sua squadra in diversi episodi in cui il Ministero dovrà vedersela con nemici di altre nazionalità tra cui i francesi o gli inglesi; non mancheranno nemmeno i nazisti (compreso Adolf Hitler, durante i negoziati con Franco) e una setta segreta chiamata L’Angelo Sterminatore, che sa tutto del Ministero.
Durante le tre stagioni, la squadra cambierà più volte per l’assenza temporanea di qualcuno degli attori protagonisti. Conosceremo così altri personaggi tra cui Jesus Mendez detto Pacino, poliziotto dei primi anni ’80 ingiustamente condannato a morte ma salvato dal Ministero per sostituire Juliàn, assente in alcuni episodi della seconda stagione ma che vi farà ritorno nell’ottimo doppio episodio Tiempo de valientes, dedicato alla Battaglia di Baler in cui poche decine di soldati spagnoli si rintanarono nella chiesa del piccolo villaggio di Baler, nelle Filippine; in pochi e praticamente senza cibo, questi soldati resistettero miracolosamente nella chiesa per quasi un anno, in attesa che arrivassero informazioni dal governo spagnolo sul via libera all’indipendenza delle Filippine. Tra fame e malattie le vittime non mancarono, ma tanti di loro riuscirono a sopravvivere e rientrarono in patria come eroi.
Oltre ai protagonisti compariranno altri personaggi importanti, alcuni realmente esistiti ed altri inventati. Citiamo Lola Mendieta, ex agente del Ministero diventata poi una spia e trafficante di opere d’arte attraverso il tempo.
[spoiler title=’Spoiler su Lola Mendieta’ style=’default’ collapse_link=’false’]Inizialmente Lola ha più di 40 anni, ma nella terza stagione viene reclutata dal passato la sua versione poco più che ventenne, poichè Salvador decide di trasgredire le regole nel tentativo di far diventare la Lola Mendieta adulta una persona migliore rispetto a quella esistente.[/spoiler]
Tra i personaggi storici vedremo la regina Isabella di Castiglia, il poeta Lope de Vega, Picasso, Cristoforo Colombo e Alfred Hitchcock. Molto importante sarà Filippo II, protagonista di uno dei migliori episodi in assoluto di cui voglio dare qualche anticipazione per mostrare le potenzialità della serie.
[spoiler title=’Spoiler – Episodio su Filippo II’ style=’default’ collapse_link=’false’]Venendo a sapere della sconfitta dell’Invincibile Armata, Filippo II riesce a scoprire e raggiungere il Ministero del 2016. Dopo un lungo colloquio con Salvador e colpo di scena annesso, decide di tornare indietro per correggere gli errori fatti e far vincere l’Invincibile Armata, cambiando la storia di Spagna a suo vantaggio. Rientrati da una missione, i protagonisti si ritrovano in una realtà molto diversa da quella conosciuta, pur mantenendo i ricordi della vera linea temporale poichè erano in viaggio quando tutto è cambiato. In questa nuova realtà, Filippo II è “il re del mondo e del tempo” e viene venerato come un Dio, il Ministero non è comandato da Salvador bensì da un malvagio Ernesto, le donne sono sottomesse e non hanno incarichi di comando, Irene è sposata con un uomo e ha figli, c’è ancora la Santa Inquisizione, non ci sono mai state elezioni, la Peseta è la moneta nazionale ed altre differenze. Ma soprattutto, in questa linea temporale la moglie di Juliàn è ancora viva, mentre la compagna di Alonso non solo non l’ha lasciato ma è addirittura in dolce attesa come lui aveva sempre sognato. Per Amelia il compito si fa arduo: non solo dovrà scoprire quale evento abbia cambiato la Spagna così radicalmente, ma anche convincere i due colleghi a ripristinare la storia pur rinunciando ai loro sogni d’amore. Così come in altri episodi, anche in questo non mancheranno i colpi di scena.[/spoiler]
Le accuse di plagio e la lunga battaglia legale contro Timeless
Javier Olivares ha combattuto una lunga battaglia giudiziaria contro il plagio della sua serie. Dopo il fallimento dei negoziati di una versione USA del Ministero del Tempo, è andato in onda il primo episodio di Timeless, serie tv con tantissimi elementi in comune alla sua: tre protagonisti tra cui una donna, i viaggi nel tempo per impedire modifiche alla storia, uno dei protagonisti ha perso la moglie, e così via. La battaglia legale si è conclusa con un patteggiamento economico in favore dello stesso Olivares, che ha vinto la causa.
L’esperienza VR
Su PS4 o Steam, possiamo vivere una breve ma comunque coinvolgente esperienza virtuale nell’universo del Ministero del Tempo. Affrontiamo due semplici missioni, intervallate da filmati VR in cui Salvador, Ernesto e Irene ci spiegano cosa fare e ci guideranno a voce durante le missioni. Apparentemente non impersoniamo nessuno dei protagonisti, poiché i capi si rivolgono a noi in modo generico; ma in un filmato vediamo seduti ad un tavolo una donna e lo stesso Javier Olivares, che fa un cameo come membro della squadra.
Nelle due missioni, dovremo spostarci in piccoli ambienti 3d ben realizzati cercando oggetti, numeri nascosti e quant’altro per trovare la combinazione che apra la porta o ripristinare la radio per intercettare un importante messaggio e salvare la giovane Lola Mendieta da morte certa. Se affrontata in modo corretto, l’esperienza dura pochissimi minuti ma è comunque un piccolo extra per i fans della serie. Si sarebbe potuto fare di più soprattutto in quantità, ma è probabile che il budget fosse alquanto basso; del resto, la serie non è molto famosa oltre i confini iberici, almeno attualmente.
Conclusioni
Il Ministero del Tempo è senz’altro una serie tv interessante e ben fatta, dagli standard molto alti rispetto ad altre produzioni spagnole. Costumi, scenari ed ambientazioni di ogni epoca sono ben riprodotte. Gli effetti speciali sono quasi assenti; nonostante la natura fantascientifica, la serie si avvicina più ad una fiction di stampo teatrale che non ad una serie tv americana. Dalla terza stagione, grazie ad un accordo con Netflix, Javier Olivares ha potuto disporre di un budget più alto per registrare un numero maggiore di scene all’aperto.
Dalla sua, Il Ministero del Tempo ha un approccio molto serio a problemi e nemici affrontati negli episodi. Non mancano le punte comiche tra cui, almeno inizialmente, i notevoli sforzi di Juliàn per istruire Alonso a dare del “tu” anziché del “voi” agli amici nel presente. Gli episodi insegnano molto sulla storia di Spagna, compaiono personaggi illustri e non manca nemmeno qualche sporadica (ma comunque moderata) scena di nudo femminile. Dal lato negativo, un potenziale motivo di disinteresse qui in Italia potrebbe essere il fatto che la serie si basi su eventi storici limitati alla Spagna, benchè non manchino citazioni e personaggi di altri paesi.
Purtroppo, sembra che TVE (Televisiòn Española, l’equivalente della nostra RAI) abbia maltrattato la serie, spingendo per la sua cancellazione nonostante i buoni ascolti. In una recente intervista, un frustrato Javier Olivares ha detto che non sa se la serie avrà mai una quarta stagione. Anzi, trapelano voci sempre più insistenti sulla cancellazione della stessa. Nonostante ciò, sembra che Netflix stia lavorando alla trasposizione della serie in altri paesi tra cui l’Italia. Se uscisse in Italia, ne consiglio la visione ai fans dei viaggi del tempo, dei paradossi temporali e del genere fantascientifico in generale.
Un toccante ringraziamento va non solo a Javier Olivares, ma anche al fratello Pablo che ideò la serie nonostante fosse già malato di SLA. Prima della fine, fece comunque in tempo a vedere la messa in onda del primissimo episodio ed iniziare la scrittura del secondo. Javier ha omaggiato il fratello scomparso con una scena in cui Salvador osserva il quadro di uno dei più grandi responsabili che il Ministero abbia mai avuto, raffigurante lo stesso Pablo Olivares e anch’esso affetto dalla stessa malattia.