Prostitute, vendita di organi e violenza, tutto questo è Squillo!!!
Il gioco, ideato da Immanuel Casto è ambientato nel mondo dello sfruttamento della prostituzione, ognuno gioca nel ruolo di un “pappone” il quale ovviamente deve dimostrare ai suoi avversari chi è il più bravo a gestire il mercato; il “pappone” sfruttando le sue “squillo” guadagna denaro, che utilizzerà per comprare dei potenziamenti da assegnare alle ragazze stesse, per poi mandarle a fare risse e ad eliminare quelle dei rivali.
Le carte
Ci sono tre tipologie di carte:
- le carte squillo sono divise in tre categorie: Puttana di strada, Giovane promessa e Escort. Ognuna di esse ha tre valori, cioè, valore parcella (quanto ci frutta se la mandiamo a “battere”), valore attacco e difesa (in caso di combattimenti con altre “squillo”), e se lo riteniamo necessario possiamo sfruttare il suo terzo valore: la vendita degli organi, in più alcune di loro hanno poteri particolari.
- Power up: che sono essenzialmente dei potenziamenti per aumentare i parametri delle nostre amichette
- Carte evento: le quali hanno un’effetto immediato e possono essere dei bonus per la nostra squadra o dei malus per quella avversaria
Il gioco
Le meccaniche sono così semplici che la confezione contiene il regolamento più piccolo mai visto in vita mia, essenzialmente utilizzando le tipologie di carte descritte in alto dobbiamo eliminare i nostri avversari, ma nonostante il gioco sia molto semplice, se giocato con lo spirito giusto ci farà letteralmente morire dal ridere anche solo nel leggere le descrizioni riportate sulle carte.
Concludo con una curiosità: alla sua uscita il gioco creò talmente tanto scalpore che la senatrice Emanuela Baio Dossi aveva chiesto un’interrogazione parlamentare per vietarne la vendita, secondo lei il gioco “istigava allo sfruttamento della prostituzione e incitava all’omicidio, alla vendita di organi e all’uso di eroina”, ma se davvero tutto questo fosse vero, chissà che esseri saremmo noi videogiocatori.