Chi ha detto che stop motion, plastilina, videogiochi e survival non possano stare insieme nella stessa frase? E’ di certo la domanda che si è posto Anton Riot, Lead Developer di Disdoored. Questo titolo, pubblicato da Bitbox Ltd. (Life is Feudal), è esattamente un multiplayer survival “in plastilina” in uscita su PC, via Steam. I modelli sono stati TUTTI realizzati a mano, ogni oggetto animale pianta strumento è stato creato con la plastilina e fotografato innumerevoli volte, realizzando poi le animazioni con le tecniche dello stop motion, appunto. Un lavoro immenso che ha portato alla realizzazione di un prodotto che, nonostante lo “shock” iniziale, si dimostra totalmente valido a livello sia di contenuto che di gameplay. Abbiamo provato in questi giorni una versione in anteprima, che ancora però non può godere del multiplayer. Ci siamo comunque tuffati nel mondo multicolore di Disdoored per scoprire cosa offrono le sue meccaniche.
C’era una volta… una porta.
Misteriose Porte sono comparse nella tua pacifica terra, portando con sé crudeli e pericolosi mostri che si accaniscono contro gli abitanti. Ma una scoperta in un antico laboratorio porta finalmente una scintilla di speranza: Lily – una giovane pianta che porta con sé la chiave per sconfiggere le terribili Porte. Aiuta e fai crescere Lily, esaudendo ogni suo capriccio per poter ottenere un’arma super potente per poterti riprendere la tua terra e dichiararla… “sportata” (“disdoored”)!
Queste sono le premesse di Disdoored, e una volta lanciata la partita vi troverete catapultati in una mappa (di cui potrete scegliere le dimensioni: piccola, media o grande). Da questo punto in poi ci è sembrato quindi di trovarci in un ibrido di plastilina tra uno strategico come Age of Empires e un survival come Conan Exiles. Con che elementi possiamo dirlo? Innanzitutto la prima cosa da fare sarà raccogliere risorse (cibo, rami, pietre) per poter costruire i primi strumenti (come asce e picconi) e armi. Ci sono dei parametri di cui tenere conto, come la fame, la salute e la “ricchezza”. Si possono costruire inoltre vestiti/equipaggiamenti, edifici per la custodia degli animali e del cibo, recinti e così via.
Esplorando la mappa oltre che le “classiche” fonti di risorse (alberi e cespugli vari) ci si può imbattere nelle malefiche e misteriose Porte, che all’inizio è meglio non oltrepassare. Per il semplice fatto che al di là potrete trovare creature ostili che non siete in grado (non ancora) di affrontare. L’idea quindi è di creare una “base”, in cui potrete nutrire e far crescere Lily (la pianta. Sì, la pianta.), in modo che vi aiuti ad eliminare questi varchi. Nella mappa sarà possibile trovare anche degli animali, che potrete allevare e far riprodurre tramite determinati edifici. Pian piano che andrete avanti potrete anche imparare nuove “ricette” per costruire nuovi oggetti o edifici. Potrete decidere di impostare il vostro “insediamento” come vorrete, con tanto di “fortificazioni”, accumulando difese e armamenti.
Non vogliamo togliervi il gusto esplorativo di cosa troverete al di là delle misteriose Porte (tesori? Nuove risorse?), ma il consiglio è quello di attrezzarsi bene prima di partire all’esplorazione! L’elemento survival, come detto, è molto presente, soprattutto perché dovremo stare attenti ai parametri del nostro personaggio, che potrà anche rischiare di morire di fame. Le risorse nella mappa, anche variegata come ambienti, sono comunque abbastanza semplici da trovare.
In generale le meccaniche di farming e costruzione sono costruite molto bene, senza avere nulla da invidiare ad esponenti più “seriosi” del genere. Non fatevi trarre in inganno dall’aria scanzonata del titolo, che saprà punirvi se non gestirete con attenzione ciò che avete. Siamo rimasti invece un pochino perplessi dalla soundtrack di gioco, che già dopo qualche minuto risulta ripetitiva e dopo ancora altro tempo quasi irritante. Anche se in questo genere di titoli non si punta certo alla variabilità della musica. L’elemento strabiliante di questo titolo è pensare a quella che è stata la realizzazione pratica. Come detto, ogni singolo elemento del gioco è stato realizzato a mano e fotografato, per poi essere animato virtualmente. Un risultato incredibile, che a solo pensarci fa strabuzzare gli occhi. E fa anche sorgere la domanda: ma come vi è venuto in mente? Sembra però, e meno male, che quasi non ci sia limite alle contaminazioni possibili nel mondo videoludico, e non smetteremo mai di ringraziare che prodotti simili vengano realizzati.
Se vi piace il genere e avete voglia di dare 19,99 euro a Steam per una buona causa (quella di sostenere progetti simili), dategli una possibilità, magari per giocare online con gli amici e costruire il vostro insediamento per poi sconfiggere le malefiche Porte.
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