Forse non lo avrete notato nella settimana prima dell’E3 ricca di rumor e speculazioni, ma dal 4 giugno è disponibile sul PlayStation Store Effie, un nuovo platform 3D/action-adventure firmato dagli spagnoli di Inverge Studios. Si tratta di un titolo indipendente giunto a pubblicazione grazie al programma della divisione iberica di Sony: PlayStation Talents Gamescamp. Quest’ultimo permette a studi indipendenti di mostrare il proprio lavoro e di ricevere il sostegno necessario per l’uscita su una piattaforma importante come PlayStation. Effie ha quindi fatto il suo esordio, forse un po’ in sordina, e noi siamo qui per analizzare questa particolare fiaba che, con la sua semplicità, è riuscita a lasciarci qualcosa. Scopriamo insieme cosa.
C’era una volta
Effie prende il via proprio come un racconto fiabesco. Un uomo anziano inizia infatti a raccontare una storia ad una bambina, storia che narra delle avventure di Galand, uomo dalla forza straordinaria. A causa però della sua pigrizia, il giovane Galand viene punito dalla strega Melira, che lo maledice e lo rende un uomo anziano, privandolo della sua giovinezza. L’eroe deve quindi partire per un viaggio di redenzione, in cui dovrà dimostrare di possedere un cuore puro e gentile per poter rompere la maledizione e recuperare il tempo perduto. La sua avventura lo porterà a scontrarsi con la stessa crudele strega responsabile della sua condizione, che ha portato il regno di Oblena in una situazione critica. Dovremo quindi liberare alcuni “villaggi” da terribili mostri che li hanno invasi, purificando le reliquie sacre che si trovano in ognuno di questi luoghi.
Per affrontare i pericoli del viaggio, Galand sarà munito di una particolare arma: uno scudo magico che può utilizzare per combattere, ma anche come una sorta di “hoverboard” per muoversi nella mappa. Completato infatti il prologo, il giocatore si troverà all’interno di una mappa aperta, una sorta di open-world, il regno di Oblena. Ci si potrà quindi muovere velocemente grazie allo scudo e ad alcuni punti evidenziati che ci permetteranno una veloce accelerazione.
Naturalmente, lo scudo sarà anche la principale arma offensiva. Il combat system di Effie non è particolarmente stratificato o complesso: avremo a disposizione un attacco leggero e un attacco pesante e, proseguendo nelle diverse aree, potremo sbloccare alcune abilità particolari per lo scudo, come causare un terremoto in un’area, oppure rotearlo intorno al personaggio falcidiando i nemici. Il protagonista possiede due barre differenziate: la prima riguarda appunto la vitalità, la seconda è una barra che si potrebbe definire di “mana”, che verrà utilizzata nel momento in cui si deciderà di sfruttare una delle abilità dello scudo.
All’interno della mappa sono presenti l’area iniziale, i tre villaggi principali in cui bisognerà recarsi per proseguire la storia, e il tempio di Oblena, l’area finale. Oltre a questo, ci sono altri punti di interesse che potranno essere completati, ripulendoli dai nemici e trovando dei piccoli tesori extra, come le reliquie (i principali collezionabili presenti nel gioco) e particolari forzieri che permetteranno di accumulare esperienza. Il nostro Galand potrà quindi salire di livello, cosa che comporterà semplicemente una maggiore forza e un aumento di HP e “mana”. Non esiste un albero di abilità, né è possibile consultare le statistiche del personaggio.
Effie però, oltre ad essere un action-adventure, è anche un platform. Ispirandosi a classici del genere come Ratchet and Clank o Jak & Dexter, il titolo di Inverge Studios propone un level design di tutto rispetto, condito da alcuni enigmi ambientali che, seppur non particolarmente complessi, risultano piacevoli e coerenti. Le aree che andremo ad affrontare, oltre alla prima introduttiva delle meccaniche (Temple of the Elders Protector) e a quella finale (Temple of Oblena) consistente in sostanza solo dello scontro col boss, sono in totale tre: Windmills Town, un gigantesco mulino, Woodborn, una segheria, e The Vineyards, uno stabilimento di produzione di vino. Si tratta di zone completamente diverse tra loro, ognuna delle quali dovrà essere liberata dalle creature malvagie che la infestano. Le creature, di contro, presentano un design abbastanza ripetitivo, e in totale i nemici sono di 5/6 tipi diversi.
Platform 3D, dunque. Dicevamo che il level design è uno degli elementi più piacevoli del gioco. Ogni area è diversa ed ha una personalità propria, oltre che enigmi ambientali ben differenziati. Anche le sezioni di semplice platform risultano sorprendentemente ben pensate, e i livelli sufficientemente complessi e articolati. C’è da sottolineare che la difficoltà non è un elemento che fa parte di questo titolo: tutti gli enigmi risultano abbastanza semplici da risolvere, così come i combattimenti non sono particolarmente complessi.
I controlli in generale sono ben implementati e responsivi, e la telecamera reagisce bene. Se dovessi indicare un elemento problematico, questo è per esempio nelle hitbox che in alcuni momenti sembrano non registrare il colpo inferto. Nulla di particolarmente inficiante in ogni caso, considerata la difficoltà non elevata negli scontri. Inoltre, mano a mano che sbloccherete le abilità offensive sarete sempre più inarrestabili.
Esplorazione
In Effie sono presenti anche degli extra, che aiutano certamente ad aumentare la longevità del titolo (che si attesta comunque in circa 4/5 ore). Si tratta di aree opzionali – non particolarmente estese o complesse – da completare, piccoli minigiochi, e collezionabili da raccogliere: nelle varie mappe saranno infatti presenti dei particolari scrigni bianchi che conterranno delle speciali reliquie, che dovrete accumulare se vorrete avvicinarvi al completamento al 100%.
Il nostro Galand, inoltre, potrà raccogliere mano a mano delle piccole rune, presenti un po’ ovunque – anche in luoghi nascosti – che fungono in sostanza da “monete di Super Mario”. La loro funzione è però quella di donarci sempre più esperienza, permettendoci di salire di livello velocemente. Esiste un trofeo legato all’accumularle tutte, ma vi assicuro che con un po’ di attenzione non si tratta di un’impresa difficile. Questo quindi ci porta a parlare del lato trofei: Effie potrebbe presentare un’ottima occasione per i “cacciatori di Platini“, dato che gli obiettivi non sono molti né ci vuole troppo tempo per raggiungerli, se si presta la giusta attenzione.
Limiti
Non posso naturalmente esimermi dal dedicare un trafiletto al comparto tecnico del titolo, che è probabilmente il lato meno convincente. Se inizialmente si può constatare una buona fluidità (il gioco è stato provato e completato su PS4 Pro), negli ambienti più complessi, e mano a mano che si prosegue, si possono verificare alcuni scatti di troppo, con il framerate che viene a risultare un po’ troppo ballerino. Anche la risoluzione non è delle migliori, con una profondità di campo piuttosto scarsa, nonostante la non complessità dell’ambientazione almeno esterna. D’altro canto però, possiamo sottolineare i caricamenti piuttosto veloci dalla schermata del titolo, che risultano poi completamente assenti nel mondo di gioco, anche quando entreremo in un’area chiusa. Passando invece al lato sonoro, le musiche sono molto piacevoli e di atmosfera, mentre meno ispirati sono i suoni dei nemici, sostanzialmente sempre uguali.
In generale comunque, l’ambientazione colorata e il piacevole accompagnamento della voce narrante, che ci racconta anche piccoli dettagli sulle aree che andremo ad esplorare, rendono l’esperienza di gioco gradevole, facendo quasi dimenticare i limiti tecnici appena trattati.
Chi è Effie?
Chiaramente Effie non è il nome del protagonista, ma della bambina a cui egli, anziano, racconta le proprie imprese. Infatti sarà chiaro fin dall’inizio che il narratore è proprio il nostro Galand, che ricorda la sua avventura. Lasciando naturalmente le conclusioni ai giocatori, il finale del gioco mi ha piacevolmente sorpreso, rendendo la storia – forse un po’ banale inizialmente – degna di essere ricordata. Una storia di redenzione, avventura e seconde occasioni.
Per concludere, Effie è davvero una simpatica avventura platform 3D con una storia godevole, seppur non particolarmente complessa, e un buon level design che si lascia giocare con piacere. Di contro possiamo sottolineare la difficoltà piuttosto bassa sia del combattimento che degli enigmi, oltre che la longevità non elevata. Tuttavia, il lavoro di Inverge Studios è da promuovere, sperando che si tratti di un punto di partenza per future avventure sempre migliori.